Page 116 - Maschere_Motta
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Pagliaccio





                                                             a maschera del Pagliaccio, affermatasi soprat-
                                                             tutto in Francia con Pierrot, o in Inghilterra con i
                                                    L L clowns da circo, è nata dalla fantasia di un canta-
                                                    storie emiliano del ‘500, Giulio Cesare Croce, che compendiò
                                                    le sue pubbliche narrazioni in un libro intitolato «Vita di Ber-
                                                    toldo e di suo figlio Bertoldino» cui, dopo la morte del Croce
                                                    (1609), Camillo Scaligero aggiunse in appendice una «Vita di
                                                    Cacasenno», figlio di Bertoldino. Padre, figlio e nipote imma-
                                                    ginarii diventarono in quegli stessi anni personaggi di teatro
                                                    fondendosi per fantasia degli attori - che a quel tempi recita-
                                                    vano a soggetto, anziché imparando le battute a memoria
                                                    - in un’unica figura, Bertoldino, ingenua eppur sentenzio-
                                                    sa, maliziosa e balorda, che la compagnia di Juan Ganassa
                                                    presentò poi in Francia, per la prima volta, col nome di Pa-
                                                    gliaccio, probabilmente derivato da bajaccio, cioè dicitore
                                                    di burle (baje). In Francia, a sua volta, Pagliaccio sl confuse
                                                    con un personaggio locale, detto Gros-Guillaume, fornaio e
                                                    perciò cosparso di farina, e si specializzò nelle parti di val-
                                                    letto, in concorrenza con  Arlecchino, assumendo talvolta
                                                    anche i nomi di Piero, Pierro e Pedrolino. Molière, notato il
                                                    successo degli italiani, nè derivò il personaggio di Pierrot che,
                                                    come Pedrolino era stata la personificazione del contadino
                                                    italiano, finì col diventare quella del contadino francese. Da
                                                    allora  andò  gradualmente  verificandosi  una  totale  trasfor-
                                                    mazione del Pagliaccio: eliminata ogni grossolanità, affinato
                                                    il costume, il comico francese Jean Baptist Debureau, uno dei
                                                    maggiori della prima metà dell’ 800, arriverà a completare
                                                    la figura del Pierrot moderno infondendole sangue freddo,
                                                    indifferenza, sensibilita morbosa e un fondo di inguaribile
                                                    malinconia, motivi che bastano a spiegare perché Pierrot sia
                                                    una delle poche maschere ancora attuali, non costretta, or-
                                                    mai, a troval rifugio negli spettacoli di marionette.

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