Page 112 - Maschere_Motta
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piuttosto cara al massimo dei suoi interpreti, il  veronese Angelo Costantini. Giunto a
       Parigi nel 1682, il Costantini vi ottenne un tale successo, che Augusto, re di Polonia, volle
       portarlo con sè in patria e arrivò a nominarlo suo cameriere segreto e a decretargli un
       titolo nobiliare. Sfortuna volle che il Mezzetino corteggiasse non senza successo, nella
       vita come sulla scena, la favorita del re, e fosse da lui sorpreso nella sua alcova.
        Il re, adirato, lo fece rinchiudere nel castello di Koenigstein, dove l’attore sarebbe rimasto
       sino alla fine dei suoi giorni se, dopo oltre vent’anni di detenzione, una dama polacca,
       commossa per la sua sorte, non avesse mosso a pietà il cuore del re, persuadendolo a
       commutare la reclusione con l’esilio e la confisca dei beni.
        Nel teatro di Evaristo Gherardi e nella Commedia dell’Arte degli inizi del secolo XVIII, fu di
       nuovo una variazione del carattere di Brighella.
        Nel 1729 il ruolo fu interpretato da Anna Elisabetta Costantini, nipote del celebre Angelo.
       È riprodotto più volte nei Balli di Sfessania di Jaques Callot.



















































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