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25 - Il mondo comunista da Krusˇcˇëv alla perestroijka
gheria (guidata da Imre Nagy) dove, fin dall’estate, l’opposizio- La rivoluzione
ne si era concentrata intorno agli intellettuali del circolo Petöfi. I ungherese
dirigenti comunisti ungheresi rinunciarono a opporsi ai rinno-
vatori e riabilitarono Imre Nagy (1896-1958), ex capo del gover-
no caduto in disgrazia per aver tentato di liberalizzare il regime
(1953-1955). Tra il 24 e il 28 ottobre il popolo si sollevò contro i
Sovietici, costringendoli alla ritirata da Budapest (29 ottobre).
Nagy fu nominato capo del governo e il 1° novembre annunciò
il ritiro dell’Ungheria dal Patto di Varsavia: l’URSS, allora, fece in- Intervento militare
tervenire le truppe stroncando ogni resistenza. Nagy e i suoi al- nel Patto di Varsavia:
leati furono arrestati e condannati a morte. Il governo fu affida- Nagy condannato
to al segretario del partito comunista Janos Kàdar che avvio una a morte
politica moderatamente riformista. In Romania (dove nel 1965 il
potere passò da Gheorghiu-Dej a Nicolae Ceausescu), Bulgaria,
Albania e Cecoslovacchia, la destalinizzazione non ebbe signifi-
cative ripercussioni.
La primavera di Praga
In Cecoslovacchia il regime comunista gettò il Paese in una dif- Urgenza di riforme
ficile crisi. Nel 1967 l’esigenza di riforme economiche e politi-
che era ormai irrinunciabile. Il 5 gennaio 1968 fu eletto presi-
dente il riformatore Alexander Dubcek che già nell’aprile se- Dubccek e la
guente ottenne dal partito comunista l’approvazione di un pro- Primavera di Praga
gramma basato su riforme economiche e democratiche (Pri-
mavera di Praga). Temendo una nuova ondata di manifestazioni
antisovietiche il Patto di Varsavia occupò militarmente il Paese
(21 agosto 1968) e fece deporre Dubcek.
L’URSS da Brezˇnev a Gorbacˇëv
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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Dopo la destituzione di Krusˇcˇëv il potere passò a una direzione
collegiale in cui presto acquistò peso la figura di Leonid Brezˇnev
(1906-1982). Questi riabilitò in parte Stalin e si sforzò di soffoca-
re ogni opposizione (numerosi dissidenti fuggirono o furono
condannati al confino); in economia fallì il tentativo di risolleva- Politica
re l’agricoltura; in politica estera proseguì la corsa agli armamenti antiamericana
(schieramento di missili in Europa, 1979) e ad accreditare l’im- di Brezˇnev
magine dell’URSS come potenza antagonista degli USA in ap-
poggio alle guerriglie e ai regimi marxisti del Terzo Mondo e del
Medio Oriente (Angola, Mozambico, Etiopia e Afghanistan, que-
st’ultimo invaso nel 1979). Morto Brezˇnev, dopo le brevi paren-
tesi presidenziali di Cernenko e Andropov, fu eletto segretario Gorbacˇeëv
del PCUS Michail Gorbacˇëv (11 marzo 1985) che avviò la pere-
stroijka (ristrutturazione economica, politica e sociale del- Fine della
l’URSS) e scelse di collaborare con l’Ovest per porre fine alla “guerra fredda”
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