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24 - L’Italia dal dopoguerra alla crisi della prima Repubblica

      centrista in un periodo di relativa stabilità politica che favorì l’e- Stabilità e sviluppo
      conomia. L’Italia si trasformò da Paese prevalentemente agrico- economico
      lo in Paese industriale: sono gli anni del cosiddetto “boom eco-
      nomico”.

      Dal centrismo al centrosinistra
      La progressiva crescita numerica di una forte classe operaia, l'ascesa I cambiamenti
      al soglio pontificio di un pontefice rinnovatore come Giovanni XXIII della società
      (1958-1963) e il temporaneo calo di intensità della “guerra fredda”
      indussero la DC a proporre all’ala più moderata della sinistra, il PSI
      (resosi autonomo dai comunisti), l’ingresso nella maggioranza per Nasce l’idea
      ampliarne la base sociale. Scoppiarono forti polemiche tra modera- del centro-sinistra;
      ti di centro e di destra: la reazione dei conservatori si concretizzò nel polemiche
      governo Tambroni, sostenuto da missini ed ex-monarchici, che ven-
      ne travolto nel 1960 da un’ondata di manifestazioni popolari. Nel
      1962 il progetto politico voluto dai democristiani Amintore Fanfani 1962: il PSI
      e Aldo Moro prese forma nel primo governo di centro-sinistra (DC, nel governo
      PSDI, PRI, con l’astensione del PSI) sulla base di un programma di
      riforme (nazionalizzazione dell’energia elettrica, sviluppo della scuo-
      la ecc.): vi furono dissensi sia nell’ala del PSI ostile alla DC (che uscì
      dal partito rigenerando il PSIUP) sia tra esponenti conservatori (il ge-
      nerale De Lorenzo progettò un colpo di Stato antidemocratico: il Pia-
      no Solo).
      Negli anni ’60 si sviluppò un movimento di protesta giovanile con- Le cause del ’68
      tro le ideologie sociali dominanti. Inizialmente si sviluppò sul terre- Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      no scolastico, come contrapposizione all’autoritarismo e al nozioni-
      smo, per sfociare poi su posizioni di sostegno alle lotte operaie e in
      confusi aneliti rivoluzionari marxisti, vicini alle esperienze del castri-
      smo e del maoismo. Nel 1968-69 un’ondata di imponenti manife-
      stazioni studentesche scosse il Paese.

      L’Italia dal 1968 alla fine degli anni ’70
      La contestazione del ’68 favorì una riorganizzazione scolastica e Gli esiti del ’68
      del lavoro, ma pose anche i germi del futuro terrorismo. Gli an-
      ni ’70 sono infatti passati alla storia come gli anni di piombo. Si
      svilupparono un estremismo di destra (spesso in rapporti poco L’estremismo
      chiari con apparati dello Stato), al quale è in parte riconducibile di destra e le stragi
      la catena di attentati iniziati con la strage di Piazza Fontana a Mi-
      lano (12 dicembre 1969, 12 vittime) e culminata con la strage del-
      la stazione di Bologna (2 agosto 1980, 83 morti), e un estremi-
      smo di sinistra, cui aderirono reduci del movimento studente-
      sco delusi dalla politica del PCI. L’organizzazione terroristica più
      sanguinaria fu quella delle Brigate Rosse. Macchiatasi di nume- Le Brigate Rosse
      rosi omicidi, compì l’azione più clamorosa nel 1978: il 16 marzo
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