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L’età contemporanea
ECONOMIA E LAVORO NEL DOPOGUERRA
Nel dopoguerra l’economia italiana ver- luppò uniformemente nel Paese: tra nord
sava in gravissime difficoltà; grazie però progredito e sud arretrato vi era un diva-
ai provvedimenti adottati dal ministro del rio che convinse molti giovani meridio-
bilancio Luigi Einaudi nel 1947 i danni nali a emigrare nelle regioni industrializ-
vennero riparati (soprattutto ponendo fi- zate settentrionali o in altri Paesi d’Euro-
ne alla spirale inflattiva con un restringi- pa in cerca di lavoro. Nonostante le di-
mento del credito alle industrie). Già alla sparità il sistema tenne per quasi tutti gli
fine del 1948 la produzione industriale anni ’60, poi, a causa di una grave crisi
aveva raggiunto l’89% di quella del 1938 petrolifera, del crescente costo del lavo-
e negli anni ’50 imboccò la strada di un ro, della spesa pubblica male indirizzata,
deciso sviluppo, crescendo del 9% ogni iniziò una fase di recessione. Negli anni
dodici mesi. In questo periodo il reddito ’80 l’espansione economica è ripresa, ma
nazionale aumentò di un quarto (ma i sa- l’inefficienza del sistema politico da un la-
lari restarono bassi), l’industria siderurgi- to e la congiuntura internazionale nega-
ca, meccanica, chimica e petrolifera su- tiva dall’altro hanno provocato nei primi
birono enormi progressi (si parlò di boom anni ’90 una crisi da cui il Paese non è
economico). L’industria, però, non si svi- ancora del tutto uscito.
(PSDI), mentre tra DC (fedele alle democrazie occidentali) e PCI
(strettamente legato all’autocrazia sovietica) aumentava lo scon-
tro: nel maggio 1947 De Gasperi liquidò l’alleanza con le sinistre
guidando un governo sostenuto da DC, repubblicani (PRI) e libe-
La DC vince rali (PLI). Alle elezioni dell’aprile 1948 tale linea fu premiata: la DC
le elezioni del 1948 ottenne il 48,5% dei voti, PCI e PSI coalizzati nel Fronte popolare
solo il 31%. Il Movimento Sociale Italiano MSI), erede del fascismo,
fondato nel 1946, ottenne il 2% dei voti. In seguito, De Gasperi, ri-
nunciando a un governo monopartitico, varò un esecutivo di coa-
Il centrismo lizione con PRI, PLI e PSDI. Iniziava l’era del centrismo.
Gli anni ’50
Azione poco incisiva In economia De Gasperi scelse un orientamento liberista e cercò
per il Mezzogiorno di favorire lo sviluppo economico-industriale del sud (Cassa per
il Mezzogiorno e legge per la riforma agraria del 1950). In politi-
ca estera il suo ruolo fu determinante nell’adesione al Patto Atlan-
tico e si caratterizzò per un forte impegno europeistico. Per le
Fallita riforma elezioni del 1953, le forze di centro, nel tentativo di arginare le
elettorale sinistre e garantire stabilità all’esecutivo, vararono una riforma
elettorale (chiamata “legge truffa” dalle opposizioni): partiti al-
leati che avessero ottenuto più del 50% dei voti avrebbero avuto
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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diritto al 65% dei seggi alla Camera. Ma in quella tornata eletto-
rale l’alleanza delle forze di centro mancò l’obiettivo: la DC sce-
L’uscita di scena se al 40,1% le sinistre si rafforzarono e De Gasperi uscì di scena
di De Gasperi (morì poco dopo, nel 1954). Il decennio degli anni ’50 vide l’al-
ternanza di governi monocolore democristiani o di coalizione
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