Page 394 - Storia Tutto
P. 394
24 L’Italia dal dopoguerra alla
crisi della prima Repubblica
In Italia la ricostruzione fu completata in breve tempo grazie agli aiuti alleati.
Il referendum istituzionale del 1946 diede la vittoria alla Repubblica, portando
sulla scena politica grandi partiti di massa come la Democrazia Cristiana (DC)
e il Partito Comunista Italiano (PCI). Fondamentali furono le scelte del
democristiano Alcide De Gasperi (presidente del consiglio dal 1945 al 1953),
che consentirono all’Italia di avviare la modernizzazione e di ancorarsi saldamente
al blocco delle democrazie liberali occidentali. Con gli anni ’50 e ’60 si è
assistito al boom economico e al tentativo di allargare la base sociale dei
governi, sempre saldamente in mano alla DC, con l’apertura a forze della sinistra
(centrosinistra). La fase di sviluppo si è interrotta tra la fine dagli anni ’60
e gli anni ’70, sulla scia di ricorrenti crisi sociali e sanguinosi fenomeni
terroristici (di matrice comunista e neofascista). Gli anni ’80, con la nascita
dei primi governi a guida non democristiana hanno segnato solo una parziale
cesura con il passato, resa ben più evidente dal crollo del muro di Berlino e dalla
scandalo di tangentopoli, che hanno condotto alla crisi dei partiti tradizionali.
Dal 1945 al 1948
Subito dopo la liberazione, al governo Bonomi subentrò un gabi- Bonomi, Parri,
netto presieduto da Ferruccio Parri, esponente del Partito d’Azio- De Gasperi
ne, forza politica fondata nel 1942 da uomini di ispirazione liberal-
democratica e socialista. Insediatosi il 19 giugno 1945, l’esecutivo
(sostenuto da DC, PSIUP, PCI e Pd’A) si dimise in dicembre per le
eccessive aperture a sinistra. L’incarico fu affidato al democristia-
no Alcide De Gasperi, che, esclusi dalla maggioranza gli azionisti,
pose fine all’epurazione anti-fascista. Nel giugno 1946 si svolsero Elezioni e
le elezioni per l’Assemblea Costituente e il referendum sul futu- referendum, anche
ro assetto dello Stato: DC, PSIUP e PCI raccolsero più del 70% dei le donne al voto
voti. Il referendum sancì la sconfitta della monarchia (10 719 284
voti) a vantaggio della repubblica (12 717 223). Nel 1946, per la pri- La Repubblica
ma volta, votarono anche le donne. Frutto del lavoro dell’Assem- Italiana
blea Costituente fu la Costituzione della Repubblica Italiana in vi-
gore dal 1° gennaio 1948: un documento ispirato all’antifascismo, 1948: in vigore
ai principi liberali e ai diritti sociali, e in cui, nell’organizzazione del- la Costituzione
lo Stato, prevalgono gli aspetti di equilibrio e garanzia.
Nel clima di tensione generato dalla “guerra fredda”, il PSI visse la
scissione della frazione ostile ai comunisti, guidata da Giuseppe Spaccature a sinistra
Saragat, che costituì il Partito Socialista Democratico Italiano
393
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara