Page 379 - Storia Tutto
P. 379
L’età contemporanea
nia, Slesia e parte della Prussia Orientale. In Asia, il Giappone
perdeva i possedimenti in Cina, Formosa, Sahalin e la Corea, e
subiva il controllo politico-militare statunitense; negli altri terri-
tori dell’Estremo Oriente le potenze vincitrici mantennero il con-
trollo sui rispettivi imperi coloniali. Effetto delle sistemazioni del
Nasce Israele dopoguerra fu anche la nascita di Israele, nel 1948. L’attacco del-
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
le truppe della Lega Araba, ostili alla creazione dello Stato ebrai-
co voluta dall’ONU, si concluse in una rovinosa sconfitta.
La ricostruzione in Occidente
Di fronte a un’Europa devastata dalla guerra, gli Stati Uniti re-
stavano l’unica potenza mondiale che poteva contare su una fio-
La ricostruzione rente economia. Per contrastare le tendenze comuniste e filo-
favorita dagli USA sovietiche e dimostrare l’efficienza del sistema liberale, Wa-
shington programmò un piano di aiutidiretto ai Paesi inclusi nel-
la sua sfera d’influenza (particolarmente dell’Europa occidenta-
le). Grazie alla pianificazione dell’UNRRA (United Nations Relief
and Rehabilitation Administration), nato nel 1943 sotto l’egida
dell’ONU, ma in realtà controllato dagli USA, vennero inviati in
Europa capitali, materie prime e generi alimentari: il presidente
americano Truman fece di questa condotta lo strumento per so-
stenere una guerra ideologica contro il totalitarismo comunista.
A una prima fase di aiuti (1945-46), ne seguì una seconda, cul-
Il piano Marshall minata nel piano Marshall (giugno 1947), un progetto di grandi
aiuti economici rivolti indistintamente a tutti i Paesi europei. Con
esso gli Americani speravano di allargare la propria influenza an-
che ai Paesi dell’Est europeo: tali ambizioni naufragarono per l’o-
stilità sovietica. Nel 1948 ben 16 Paesi (Gran Bretagna esclusa)
fondarono l’OECE (Organizzazione Europea di Cooperazione
Economica) per organizzare gli aiuti.
Le democrazie popolari, gli inizi
della “guerra fredda” e la Germania
L’URSS e le L’Unione Sovietica uscì dalla guerra stremata; in condizioni an-
democrazie popolari che peggiori versavano i Paesi dell’Est europeo compresi nella
sua sfera d’influenza. In URSS la ricostruzione fu attuata a tap-
pe forzate. Stalin, mentre si preoccupava di rifondare la strut-
tura economica interna, intervenne in politica estera per favo-
rire l’istituzione di democrazie popolari, cioè regimi comuni-
sti, nelle nazioni satelliti: Polonia (1947), Ungheria (1947), Ro-
mania (1947). In Cecoslovacchia tale metamorfosi avvenne con
più difficoltà solo nel 1948 (colpo di Stato di Praga). In Iugo-
slavia, dove il potere era nelle mani di Tito (Josip Broz, 1892-
1980), il passaggio al comunismo avvenne in modo autonomo
378