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L’età contemporanea

                    nia, Slesia e parte della Prussia Orientale. In Asia, il Giappone
                    perdeva i possedimenti in Cina, Formosa, Sahalin e la Corea, e
                    subiva il controllo politico-militare statunitense; negli altri terri-
                    tori dell’Estremo Oriente le potenze vincitrici mantennero il con-
                    trollo sui rispettivi imperi coloniali. Effetto delle sistemazioni del
     Nasce Israele  dopoguerra fu anche la nascita di Israele, nel 1948. L’attacco del-
                                               Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                    le truppe della Lega Araba, ostili alla creazione dello Stato ebrai-
                    co voluta dall’ONU, si concluse in una rovinosa sconfitta.
                    La ricostruzione in Occidente
                    Di fronte a un’Europa devastata dalla guerra, gli Stati Uniti re-
                    stavano l’unica potenza mondiale che poteva contare su una fio-
     La ricostruzione  rente economia. Per contrastare le tendenze comuniste e filo-
     favorita dagli USA  sovietiche e dimostrare l’efficienza del sistema liberale, Wa-
                    shington programmò un piano di aiutidiretto ai Paesi inclusi nel-
                    la sua sfera d’influenza (particolarmente dell’Europa occidenta-
                    le). Grazie alla pianificazione dell’UNRRA (United Nations Relief
                    and Rehabilitation Administration), nato nel 1943 sotto l’egida
                    dell’ONU, ma in realtà controllato dagli USA, vennero inviati in
                    Europa capitali, materie prime e generi alimentari: il presidente
                    americano Truman fece di questa condotta lo strumento per so-
                    stenere una guerra ideologica contro il totalitarismo comunista.
                    A una prima fase di aiuti (1945-46), ne seguì una seconda, cul-
     Il piano Marshall  minata nel piano Marshall (giugno 1947), un progetto di grandi
                    aiuti economici rivolti indistintamente a tutti i Paesi europei. Con
                    esso gli Americani speravano di allargare la propria influenza an-
                    che ai Paesi dell’Est europeo: tali ambizioni naufragarono per l’o-
                    stilità sovietica. Nel 1948 ben 16 Paesi (Gran Bretagna esclusa)
                    fondarono l’OECE (Organizzazione Europea di Cooperazione
                    Economica) per organizzare gli aiuti.

                    Le democrazie popolari, gli inizi
                    della “guerra fredda” e la Germania
     L’URSS e le    L’Unione Sovietica uscì dalla guerra stremata; in condizioni an-
     democrazie popolari  che peggiori versavano i Paesi dell’Est europeo compresi nella
                    sua sfera d’influenza. In URSS la ricostruzione fu attuata a tap-
                    pe forzate. Stalin, mentre si preoccupava di rifondare la strut-
                    tura economica interna, intervenne in politica estera per favo-
                    rire l’istituzione di democrazie popolari, cioè regimi comuni-
                    sti, nelle nazioni satelliti: Polonia (1947), Ungheria (1947), Ro-
                    mania (1947). In Cecoslovacchia tale metamorfosi avvenne con
                    più difficoltà solo nel 1948 (colpo di Stato di Praga). In Iugo-
                    slavia, dove il potere era nelle mani di Tito (Josip Broz, 1892-
                    1980), il passaggio al comunismo avvenne in modo autonomo
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