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     L’età contemporanea

     La non belligeranza  Gli USA, tra il 1940 e il 1941 (dopo la terza riconferma di Roo-
     USA            sevelt alla Casa Bianca), attenuarono la loro neutralità trasfor-
                    mandola in non belligeranza. Quando il presidente americano
                    e Churchill firmarono la Carta atlantica (14 agosto 1941) contro
                    i regimi fascisti, gli Stati Uniti erano ormai schierati con gli anglo-
                    francesi. Mentre l’opinione pubblica si divideva sull’opportunità
                    dell’intervento, il Paese venne trascinato in guerra suo malgrado
                    dal Giappone. Dopo lunghi contrasti per la questione della pe-
                    netrazione nipponica nel Sud-Est asiatico, Tokyo e Washington
     L’attacco      non erano riusciti a ricomporre diplomaticamente i loro contra-
     giapponese     sti. L’aviazione giapponese, allora, attaccò senza preavviso la flot-
                    ta americana a Pearl Harbor (7 dicembre 1941): la guerra ades-
     Hitler attacca  so era mondiale. Nel corso del 1941 intanto, Hitler, nonostante
     l’URSS         il patto di non aggressione, mosse contro l’URSS (22 giugno) con
                    più di 3 milioni di soldati. Dopo i primi successi nel corso del-
                    l’estate e dell’autunno, i Sovietici (che ricevettero ingenti aiuti
                    dagli USA) si riorganizzarono e in dicembre bloccarono i Tede-
                    schi nei pressi di Mosca e di Leningrado. Tra il luglio 1942 e il gen-
     Stalingrado    naio 1943 a Stalingrado,Tedeschi e Sovietici combatterono la più
                    cruenta battaglia della storia; l’Armata Rossa accerchiò le
                    truppe naziste e sfondò il fronte sul Don (dicembre 1942-gen-
     La tragedia    naio 1943). La disfatta coinvolse anche l’ARMIR (Armata Italia-
     dell’ARMIR     na in Russia), forte di 220 000 uomini male attrezzati, inviati a so-
                    stegno del Führer; la metà di essi non tornò a casa (più di 50.000
                    morirono nei campi di prigionia sovietici). In Africa, dove dal 1941
     La disfatta dell’Asse  agli Italiani si era affiancato l’Africa Korps tedesco(generale Rom-
     in Africa      mel), tra il novembre 1942 e il maggio1943 l’Asse subì pesanti
                    sconfitte (El Alamein). Nel Pacifico, dopo grandiosi iniziali suc-
     Il Giappone: vittorie  cessi (Malesia, Filippine, Indie Olandesi, Hong Kong, Singapore
     e sconfitte    e la Birmania), l’avanzata giapponese fu bloccata dagli USA (bat-
                    taglie del Mar dei Coralli, maggio 1942, e delle isole Midway,
                    giugno). Tra l’agosto 1942 e il febbraio 1943 gli Stati Uniti con-
                    quistarono Guadalcanal (isole Salomone), base di fondamenta-
     Il malcontento   le importanza. Intanto le sconfitte e i disagi provocati dalla guer-
     in Italia      ra generarono in Italia un forte risentimento contro il regime.
                    Mentre gli Alleati sbarcavano in Sicilia (10 luglio 1943), il re ma-
                    turò la decisione di liquidare Mussolini in accordo con i vertici
     25 luglio 1943  del partito fascista. Nella notte tra il 24 e 25 luglio il duce fu mes-
                    so in minoranza dal Gran Consiglio del Fascismo da un ordine
     L’arresto      del giorno, presentato da Dino Grandi, che rimetteva il potere
     di Mussolini   nelle mani del sovrano. Il re fece arrestare Mussolini e nominò il
                    maresciallo Pietro Badoglio capo di un governo incaricato di
                    aprire trattative di armistizio con gli Alleati. Mentre Hitler si ap-
                    prestava a imporre con la forza il controllo tedesco sull’Italia, Ba-
     L’armistizio   doglio l’8 settembre annunciò l’armistizio senza dare direttive
                    precise all’esercito che si disgregò. Il 9 settembre il re e Badoglio
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