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20 Il secondo dopoguerra
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, che aveva causato grandi perdite in termini
di vite umane (morirono 50 milioni di persone) e gettato l’economia dei Paesi
che l’avevano combattuta in una profonda crisi, s’impose la necessità
di organizzare un nuovo assetto internazionale. Inevitabilmente questa fase
di transizione suscitò contrasti tra le potenze vincitrici. La divisione in sfere
d’influenza, stabilita durante le conferenze di Jalta e Potsdam dalle potenze
vincitrici, finì con il trascinare il mondo occidentale (guidato dagli USA)
e il gruppo dei Paesi comunisti (con in testa l’URSS) in un vortice di tensioni
culminato nella cosiddetta “guerra fredda”. I contrasti rischiarono di portare
a un nuovo conflitto mondiale nel 1949, quando in Corea comunisti e
nazionalisti, spalleggiati da URSS e USA, presero le armi gli uni contro gli altri.
Intanto, in Europa, la Germania spartita tra Occidentali e Sovietici si vide
precludere ogni possibilità di unificazione, mentre gli Stati Uniti vararono
un massiccio piano d’aiuti verso i Paesi alleati. Nacquero anche nuovi
organismi internazionali, come l’ONU, deputati alla salvaguardia della pace.
Il nuovo assetto internazionale
Poco dopo la fine della guerra, concretizzando un progetto del
1941, fu varato lo statuto definitivo dell’ONU (Organizzazione Nasce l’ONU
delle Nazioni Unite, San Francisco, 26 giugno 1945), istituita per
salvaguardare la pace, la libertà e la democrazia nel mondo. Es-
sa, tuttavia, dimostrò subito una certa debolezza non riuscendo
a risolvere i crescenti contrasti tra USA e URSS. Le prime spac-
cature tra le due superpotenze emersero già durante le trattati-
ve per gli accordi di pace con Italia, Bulgaria, Romania, Ungheria
e Finlandia, Paesi ex-alleati della Germania. I trattati tra i quattro Gli accordi di pace
vincitori della guerra e gli sconfitti, a eccezione della Germania,
comunque, vennero firmati il 10 febbraio 1947 a Parigi. L’Italia
cedette Briga e Tenda alla Francia e perse l’impero coloniale, Perdite territoriali
Rodi e il Dodecaneso (queste ultime a vantaggio della Grecia); italiane
Trieste, contesa da Italiani e Iugoslavi, fu organizzata in territo-
rio libero diviso in due zone (la zona A anglo-americana, la B iu-
goslava); infine fu imposta un’indennità di guerra che Inglesi e
Americani non pretesero, mentre Sovietici e Iugoslavi sì. Bulga-
ria, Romania, Ungheria e Finlandia, occupati dall’Armata Ros- L’area di influenza
sa, si piegarono a trattati rispondenti alle esigenze di Mosca. sovietica
L’URSS, inoltre, ottenne dalla Polonia le regioni di Bielorussia e
Ucraina, consentendo l’annessione da parte polacca di Pomera-
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