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L’età moderna                              Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                       SCHEMA RIASSUNTIVO

      1789-92       Con la convocazione degli Stati Generali, preceduta dalla redazione dei cahiers
                    de doléance, il Terzo Stato, che non ottiene il voto per testa, si riunisce in As-
                    semblea Nazionale, a cui aderiscono con riluttanza anche il clero e la nobiltà. La
                    reazione della corte provoca la rivolta parigina e la presa della Bastiglia; l’As-
                    semblea Costituente approva alcuni provvedimenti (soppressione del regime feu-
                    dale, beni nazionali, costituzione civile del clero) che provocano la fuga del re,
                    contrario a tali provvedimenti. Catturato a Varennes, Luigi XVI è costretto a san-
                    zionare la nuova Costituzione che rende la Francia una monarchia costituzionale.
                    I girondini, nel tentativo di risolvere la crisi politica, dichiarano guerra all’Austria.
      1792-95       Le sconfitte, il legame del re con i nemici, la crisi economica sfociano in giorna-
                    te rivoluzionarie parigine guidate dai deputati e dai club più estremisti (monta-
                    gnardi e sanculotti). Dopo numerosi massacri dei sospetti collusi con il nemico
                    è eletta la Convenzione Nazionale, che decreta la nascita della repubblica. An-
                    che la situazione militare migliora (vittoria a Valmy), il re è condannato a morte
                    e ghigliottinato. Le nuove sconfitte militari, i tradimenti, la rivolta in Vandea e la
                    crisi economica portano al potere i montagnardi e all’ordine del giorno il Terrore.
                    Artefice di questo governo estremista è Robespierre che comanda con pugno di
                    ferro, eliminando sia gli estremisti più accesi (gli hebertisti) sia i patrioti indul-
                    genti (Danton e Desmoulins). La foga rivoluzionaria, continuata anche quando la
                    situazione interna ed estera non lo rende più necessario, spinge le forze mode-
                    rate a rovesciare il governo col colpo di Stato del 9 Termidoro.
      1795-99       Il Direttorio sostenuto dai borghesi e dai moderati stronca l’opposizione realista
                    ed estremista appoggiandosi ai generali repubblicani che estendono la rivoluzio-
                    ne in Europa. Tra essi spicca Napoleone Bonaparte, conquistatore d’Italia, che
                    rientrato dalla fallimentare spedizione d’Egitto abbatte il Direttorio, screditato da-
                    gli scandali politico-finanziari e dalle sconfitte militari (18 Brumaio).























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