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23 - L’età napoleonica


        NAPOLEONE E L’ITALIA
        Durante la prima campagna d’Italia Na-  leonica in Italia fu sempre subalterna al-
        poleone seppe abilmente sfruttare a  le esigenze della Francia e dell’Impero
        vantaggio suo, e della Francia, la volontà  (annessione diretta di Parma e del lito-
        dei patrioti italiani di formare entità po-  rale tirrenico fino a Roma, oltre alla su-
        litiche nuove e legate all’esempio fran-  bordinazione delle industrie italiane alle
        cese, cercando sempre di evitare che i  industrie francesi), ma grazie alla costi-
        giacobini italiani, ferventi democratici e  tuzione, con i comizi di Lione (dicembre
        ardentemente unitari, in parte delusi dal-  1801), della  Repubblica Italiana (poi
        la cessione di Venezia all’Austria con  trasformata in Regno d’Italia), all’adozio-
        la Pace di Campoformio, potessero ave-  ne, anche nel Regno di Napoli, dei nuo-
        re il sopravvento in queste nuove realtà,  vi codici napoleonici ispirati ad alcuni
        preferendo a essi il “dotto, ricco volgo”,  principi della Rivoluzione, e alla consa-
        assai più moderato e adatto a piegarsi e  pevolezza della novità della costruzione
        sposare i suoi voleri, grato di averlo po-  politica, le classi dirigenti italiane inizia-
        sto al governo e al controllo del potere  rono quel cammino di sviluppo econo-
        economico del nuovo organismo stata-  mico e politico che sarà alla base del Ri-
        le. L’azione politico-economica napo-  sorgimento nazionale italiano.

      Giuseppe Bonaparte). Contro l’egemonia francese, particolar-
      mente forte nell’area germanica, sorsero la III e IV coalizione Le coalizioni europee
      delle potenze europee, che Napoleone sbaragliò battendo gli
      Austro-russi nella battaglia di Austerlitz (2 dicembre 1805) e i Austerlitz
      Russi a Eylau e Friedland (8 febbraio e 14 giugno 1807). Lo zar
      fu costretto alla pace e all’alleanza di Tilsit (25 giugno 1807, ri- Tilsit
                     Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      nascita della Polonia); annichilita la Prussia, l’Austria dovette
      perdere a favore del Regno d’Italia Venezia e la Dalmazia, oltre
      a vedere la fine del Sacro Romano Impero germanico (1806).
      Libero di rivolgersi contro l’Inghilterra, che aveva distrutto la
      flotta francese a Trafalgar (21 ottobre 1805) pur perdendo l’am- Trafalgar
      miraglio Nelson, Napoleone, che aveva meditato a lungo su
      un’invasione diretta dell’isola, giocò la carta economica. In que-
      sto quadro si collocano il Blocco continentale (21 novembre Il Blocco
      1806), che chiudeva i mercati europei ai commerci britannici, continentale contro
      l’occupazione del Portogallo (novembre 1802) e della Spagna le merci inglesi
      (luglio 1808), l’annessione della Liguria (1805), dell’Etruria (di-
      cembre 1807), della stessa Olanda e delle coste settentrionali
      della Confederazione del Reno, la nuova formazione politica na-
      ta dalle ceneri del Sacro Romano Impero e presieduta da Na-
      poleone (1810). Tuttavia, se non fu difficile avere ragione della La V coalizione
      V coalizione sconfiggendo l’Austria a Wagram (5-6 luglio 1809)
      e imponendole la pesante Pace di Vienna, il risveglio dei senti- La Pace di Vienna
      menti nazionali in Germania e Spagna (dove una diffusa guer-
      riglia logorava le armate imperiali) incominciò ad aprire le pri-
      me crepe nella costruzione napoleonica. Per controllare gli
      Asburgo, Napoleone ripudiò Giuseppina e sposò Maria Luisa
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