Page 280 - Storia Tutto
P. 280
21 - L’espansione economica e sociale del Settecento
LA CRISI DELLA SOCIETÀ PER CETI
La vecchia stratificazione sociale della so- invece c’era stato un irrigidimento dei
cietà per ceti aveva ancora un certo pe- rapporti sociali a causa dell’importanza
so ma nuovi elementi si erano inseriti nei attribuita alla nobiltà. La grande nobiltà,
Paesi dell’Europa occidentale. In Inghil- infatti, vedeva riconosciuto il proprio pre-
terra, Paese all’avanguardia, la grande ari- stigio partecipando alla vita di corte in-
stocrazia manteneva intatto il suo presti- sieme al sovrano. La piccola nobiltà in-
gio, ma la gentry, la piccola nobiltà im- vece conduceva una vita oziosa e paras-
parentata con la ricca borghesia, aveva sitaria. Non molto diversa era la situazio-
acquisito un grande peso sociale grazie ne nella Penisola Iberica e nell’Italia me-
all’impegno profuso nell’ammoderna- ridionale; più attiva era invece la nobiltà
mento delle tecniche agricole. In Francia lombarda.
Le nuove tecnologie siderurgiche consentirono un aumento Altre invenzioni
nella produzione di ferro, mentre l’invenzione del telaio mec-
canico e del filatoio multiplo innalzarono notevolmente la pro-
duzione di filati e tessuti di cotone. Tutto ciò sfruttando alcu-
ne materie prime abbondantemente diffuse in Inghilterra (in
particolare il carbone), o importate dall’esteso impero colo- Carbone e cotone
niale (come il cotone grezzo). Nuova ricchezza fu investita nel-
l’attività manifatturiera, dove si affermò l’organizzazione di L’organizzazione
fabbrica, che poteva utilizzare la manodopera liberata dalle tra- di fabbrica
sformazioni capitalistiche dell’agricoltura. La rottura dei lega-
mi corporativi che avevano caratterizzato le botteghe artigia-
ne e il distacco dal lavoro agricolo portarono alla diffusione
del lavoro salariato, inizialmente sotto il controllo di mer- Il lavoro salariato
canti-imprenditori e poi di capitalisti industriali. Le conse-
guenze sociali di questi cambiamenti furono traumatiche e Le conseguenze
profonde: l’aumento rapidissimo della popolazione delle città sociali
e la concentrazione dei lavoratori nelle fabbriche si accompa-
gnarono allo sfruttamento crescente della forza lavoro operaia
(anche infantile e femminile), uno sfruttamento che doveva
durare a lungo prima di essere attenuato da miglioramenti del-
le condizioni di lavoro o da provvedimenti di tutela pubblica.
La legislazione sociale infatti fu emanata solo nel secolo suc-
cessivo quando maturò la consapevolezza dell’intervento sta-
tale nell’economia per rimediare ai danni prodotti a livello so-
ciale dal liberismo; molto importante fu a tale scopo la pres-
sione esercitata sull’opinione pubblica dai nascenti movimenti
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
sindacali e socialisti. Soprattutto dopo le guerre napoleoniche
(v. cap. 23) l’esportazione da parte dell’Inghilterra di prodot-
ti industriali a basso costo provocò a sua volta l’avvio dell’in-
dustrializzazione nelle zone dove le condizioni erano più fa-
vorevoli per la presenza di carbone, per esempio nei territori
settentrionali del Belgio e della Francia.
279