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                                                    20 - Le civiltà orientali


        LE RELIGIONI ORIENTALI
        Nel VI sec. a. c. Buddha fondò una reli-  ginali in senso teocratico (lamaismo).
        gione (il buddhismo) poggiata sulla dot-  Il Confucianesimo è invece un sistema fi-
        trina della trasmigrazione e sulla legge  losofico-religioso sorto dall’insegnamen-
        della retribuzione dei meriti (karma). Per  to di Confucio (V sec. a. C.) e dei suoi se-
        liberarsi dalla catena delle vite e delle sof-  guaci. È un insieme di dottrine morali, po-
        ferenze, Buddha propone il distacco dal-  litiche e sociali che hanno le loro basi nel-
        le cose e dagli eventi per raggiungere la  lo studio dei testi antichi e nella pratica
        quiete interiore. La via che conduce alla  dell’altruismo e dell’umanità (jen). Il suo
        salvezza passa attraverso “l’ottuplice  aspetto interiore è il Taoismo che ha co-
        pensiero” (retta opinione, retto proposi-  me fine la conoscenza del Tao (la via), la
        to, retta parola, retta azione, retto me-  Legge universale che presiede e ordina
        stiere, retto sforzo, retta attenzione, retta  il mondo. La chiave della vita umana, se-
        concentrazione). Nel Tibet, dopo il VI  condo Confucio, è nell’adattamento alle
        sec., il Buddhismo subì trasformazioni ori-  circostanze.

      l’imperatore, formavano precarie alleanze fra loro per conqui-
      stare l’ambito titolo di Shogun, ovvero di capo militare del go- Lo Shogun
      verno con effettivo controllo su tutto il Paese. Dal 1338 al 1573
      il titolo shogunale fu attribuito a membri dell’influente famiglia
      Ashikaga. Ma mentre le attività commerciali e artigianali si svi- Ashikaga
      luppavano, le strutture centrali perdevano sempre più la capa-
      cità di governare: si giunse così a una completa anarchia e alla
      trasformazione di alcuni feudi in vere e proprie signorie (“pe-
      riodo degli Stati combattenti”, 1482-1568). Oda Nobunaga
      (1573-82), Daimyo di Owiri, proprietario di quasi mezzo Giap- Oda Nobunaga
      pone, depose gli Ashikaga e iniziò la riunificazione del Paese. riunifica il Paese
      Durante il suo dominio favorì il cristianesimo, stabilì ottimi rap-
      porti con i primi missionari cristiani e combatté il potere tem-
      porale dei bonzi. Dopo il suo assassinio, un generale di umili
      origini, Hideyoshi Toyotomi (1585-98) assunse il titolo di kam- Toyotomi reggente
      paku (reggente imperiale). Toyotomi conquistò la Corea
      (1598), lottò per limitare il potere dei Daimyo, istituì un’am-
      ministrazione unitaria favorendo i commerci con gli Europei,
      ma nel 1587 proibì il cristianesimo. Alla sua morte la succes-
      sione fu molto contrastata: risultò vincitore Ieyasu Tokugawa, Tokugawa rende
      Shogun dal 1600, che rese ereditaria la carica shogunale per la ereditario
      sua casta (1603-1868). Durante il suo domino pose le basi giu- lo shogunato
      ridiche e amministrative per l’unità del Paese ma permise la so-
      pravvivenza del sistema feudale basato sui grandi latifondi di Il sistema feudale
      proprietà dei Daimyo destinati alla coltura del riso, mentre la nipponico
      libera proprietà veniva sempre più ridotta a vantaggio dello Sta-
      to e dei feudatari. Esistevano anche delle libere città, difese dai
      Ronin (i Samurai poveri e privi di padrone), dove trovavano
      rifugio abili artigiani. Capitale politica del paese divenne la città
      di Edo (Tokyo), mentre l’imperatore e la corte continuavano a
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