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L’età moderna Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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il grande impegno profuso, ceti privilegiati riuscirono a inficia-
re parte dei progetti. Protagonisti di questa stagione furono an-
che Gaetano Filangieri, fautore del dibattito sulla società e sul
diritto, e Antonio Genovesi, sostenitore della fisiocrazia e del-
lo sviluppo agricolo e manifatturiero. Essi furono gli ispiratori
di un gruppo di intellettuali che, dopo dopo la sfortunata cam-
pagna di Ferdinando IV contro la Repubblica Romana, porte-
La Repubblica ranno alla creazione della “giacobina” Repubblica Partenopea.
Partenopea Sottoposta all’azione controrivoluzionaria del cardinale Ruffo,
la repubblica resistette fino alla capitolazione del 1799.
SCHEMA RIASSUNTIVO
PIEMONTE Vittorio Amedeo II favorisce la nascita del Regno di Sardegna con l’annessione
della Sardegna e conquiste territoriali in Piemonte. Mercantilista, introduce una
maggiore equità fiscale, riforma l’Università e la legislazione (Costituzioni). Car-
lo Emanuele III riorganizza l’amministrazione ed estende i confini verso oriente.
Vittorio Amedeo III firma il Trattato di Cherasco con Napoleone.
MILANO Maria Teresa e Giuseppe II acquisiscono il Ducato di Milano e quello di Mantova
nel 1713. In Lombardia mettono in atto riforme scolastiche, dell’amministrazio-
ne locale e dei dazi commerciali. Pompeo Neri porta inoltre a compimento la com-
pilazione del catasto. Giuseppe II attua una decisa politica giurisdizionalistica (giu-
seppinismo). Gli intellettuali divengono funzionari.
NAPOLI Carlo di Borbone conquista il Regno di Napoli e la Sicilia. Carlo III e il Tanucci ten-
tano di riformare il Regno tramite il catasto e la stipula di trattati commerciali,
ma la nobiltà terriera fa fallire il tentativo.
TOSCANA L’iniziativa riformistica di Pietro Leopoldo si indirizza in ogni campo: legislativo
(abolisce la pena di morte e la tortura), economico (abolisce i dazi, favorisce il
commercio), culturale (riforma la scuola, concede la libertà di stampa). Nel 1786
il Sinodo di Pistoia tenta di fondare una Chiesa nazionale giansenista.
Nello Stato della Chiesa, a Genova e a Venezia non si hanno importanti riforme.
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