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L’età moderna


      L’IMPERO
      Alla morte di Carlo V (1558) il fratello Fer-  lo e Ferdinando parte del territorio ere-
      dinando, già re di Boemia e Ungheria, fu  ditario austriaco. Nel 1564 la corona im-
      eletto imperatore con il nome di Ferdi-  periale passò al primogenito di Ferdi-
      nando I. Egli strutturò in senso più mo-  nando, Massimiliano II (1564-76), incline
      derno i domini ereditari istituendo nuovi  al protestantesimo, che concesse ai sud-
      organi di governo: il Consiglio segreto  diti piena libertà di coscienza e di culto.
      per le questioni più riservate, il Consiglio  Il figlio e successore Rodolfo II (1576-
      aulico per la politica estera, la Camera  1612), intransigente cattolico, cercò di
      aulica per la cura delle finanze, il Consi-  imporre una restaurazione cattolica in
      glio aulico competente per la difesa e la  tutto l’Impero. I principi riformati osteg-
      guerra. Alla sua morte divise il suo do-  giarono a lungo quest’iniziativa e si al-
      minio tra i figli assegnando ai cadetti Car-  learono nell’Unione evangelica.

                    nente dei cattolici, si chiamavano Enrico) che vide l’assassinio
                    di Enrico di Guisa (1588) ordinato dal re. Alla morte di Enrico
     Enrico di Navarra  III (1589), Enrico di Borbone (marito di Margherita di Valois,
     diventa Enrico IV  sorella del re), già re di Navarra, non fu riconosciuto come ere-
                    de legittimo dai cattolici e ottenne il trono con la forza delle ar-
     L’Editto di Nantes  mi e la conversione al Cattolicesimo (1594). L’Editto di Nantes,
                    promulgato da Enrico IV nel 1598, riconosceva a tutti i sudditi
                    la libertà di coscienza e di culto, ponendo fine alle guerre di re-
                    ligione.
                    Gli Asburgo di Spagna: Filippo II

     Filippo II     Filippo II (1556-98) era stato allevato in un clima di rigido e au-
                    stero Cattolicesimo. Reggente di Spagna (1543), sposò in pri-
                    me nozze Maria Emanuela del Portogallo, dalla quale ebbe un
                    figlio; poi Maria Tudor, regina d’Inghilterra, Elisabetta di Valois
                    e infine Anna d’Austria che gli diede cinque figli, dei quali il so-
                    lo Filippo III gli sopravvisse. Filippo II estese a tutti i suoi do-
     Visione centralista  mini il sistema castigliano, secondo una visione centralista del-
     dello Stato    lo Stato che si realizzò con il trasferimento della capitale a Ma-
                    drid (1561) e la costruzione dell’Escorial, sua residenza dal
     I Consigli     1584. Governò con l’aiuto dei Consigli (ai preesistenti fuono ag-
                    giunti il Consiglio d’Italia, 1559; quello del Portogallo, 1582;
                    quello delle Fiandre, 1588) che rispondevano direttamente a lui
                    e sovrintendevano a ogni settore della vita dello Stato. L’inten-
     La difesa      sa lotta in difesa dell’ortodossia cattolica provocò l’annienta-
     della cattolicità  mento dei protestanti, ma anche il controllo della Corona sul-
                    le nomine vescovili, i benefici e l’istruzione del clero, ponendo
                    spesso pesanti condizionamenti al Papato. Nei confronti di ebrei
                    e moriscos (musulmani convertiti) promosse una politica di
                    conversioni forzate e di persecuzioni. In politica estera conti-
                    nuò il movimento espansivo nella penisola iberica che culminò
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