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                                 7 - La Guerra dei Trent’anni e la crisi del Seicento

      I dissidi religiosi nell’Impero
      L’Impero di Rodolfo II, cattolico intransigente, aveva provoca-
      to la rivolta dei protestanti uniti nell’Unione Evangelica (v. cap. Mattia imperatore
      6). Nel 1612 la dignità imperiale passò al fratello Mattia, vinci-
      tore delle armate turche e delle ribellioni ungheresi. Senza ere- La designazione di
      di, su pressione del partito cattolico, Mattia designò alla suc- Ferdinando di Stiria,
      cessione il nipote Ferdinando di Stiria, favorevole a una re- cattolico
      staurazione cattolica. La Dieta boema si mostrò subito ostile al- intransigente
      l’arciduca, l’invio di due rappresentanti imperiali cattolici a Pra-
      ga accese ancor più gli animi e provocò la defenestrazione dei La defenestrazione
      messi (23 maggio 1618).                        di Praga
      La Guerra dei Trent’anni

      La fase boemo-palatina (1618-23). Alla morte dell’imperatore La rivolta boema
      Mattia (1619), i Boemi non accettarono l’elezione di Ferdinan-
      do II e proclamarono re l’elettore palatino Federico V, sostenu-
      to dall’Unione Evangelica. L’imperatore, con l’ausilio della Spa-
      gna e della Baviera, costituì una Lega cattolica, guidata dal ge-
      nerale Tilly che sconfisse i protestanti nella battaglia della Mon- La battaglia della
      tagna Bianca (1620). Ferdinando II dichiarò il Cattolicesimo Montagna Bianca
      unica religione di Stato in Boemia e iniziò la dura repressione
      dei protestanti con la confisca dei loro beni e la distribuzione
      ai nobili cattolici. Federico V fu proscritto dal Regno e il suo ti-
      tolo assegnato a Massimiliano I di Baviera (1623).
      La fase danese (1625-29). Nel 1625 Cristiano IV di Danimarca, Intervento danese
      sovvenzionato da Inglesi e Olandesi, intervenne nel conflitto al
      fianco dei protestanti. L’esercito imperiale, comandato da Wal-
      lenstein, raccolse una serie di schiaccianti vittorie. Nel 1629 la
      Pace di Lubecca sancì la sconfitta della Danimarca e il suo riti- La Pace di Lubecca
      ro dalla guerra. L’imperatore promulgò l’Editto di restituzione e l’Editto di
      con il quale obbligava i protestanti a restituire ai cattolici le pro- restituzione
      prietà ottenute nel 1552.
      La fase svedese (1630-35). Un nuovo protagonista entrò in sce- Gustavo Adolfo
      na nel 1630: Gustavo Adolfo re di Svezia invase le terre impe-
      riali e strinse alleanze con i principi protestanti. La Svezia ot- La battaglia
      tenne numerose vittorie ma a Lützen (1632) nello scontro de- di Lützen
      cisivo il re cadde sul campo. In seguito la Svezia subì una serie
      di sconfitte sino al suo ritiro (Pace di Praga, 1635). Wallenstein, La Pace di Praga
      destituito dal comando per crudeltà verso i suoi uomini, fu fat-
      to assassinare dall’imperatore, mentre l’arciduca Ferdinando as- L’assassinio
      sunse il comando dell’esercito.                di Wallenstein
      La fase francese (1636-48). Richelieu, alleato della Svezia, at-
      taccò la Spagna e l’Impero dando vita a una Lega antiasburgica
      tra Olanda, Parma, Savoia e Mantova. Nel 1637, morto l’impe-
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