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L’età moderna         Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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      L’INTERMEZZO ITALIANO
      La guerra si spostò in Italia a causa del  se. I Francesi, che già avevano occupato
      ruolo strategico rivestito dalla Valtellina  Saluzzo e Pinerolo, assediarono Casale, i
      (controllata dai Grigioni svizzeri) per il mo-  Savoia, colpiti nei loro territori, si allearo-
      vimento delle truppe spagnole verso i ter-  no con la Spagna. Nel 1630 gli imperia-
      ritori imperiali. La Spagna si alleò, senza  li occuparono Mantova e la saccheggia-
      successo, con i cattolici contro la Lega  rono. Il Trattato di Cherasco (1631) ri-
      dei Grigioni. Nel 1627, alla morte di Vin-  conobbe i diritti dei Gonzaga-Nevers su
      cenzo Il Gonzaga, Spagna e Impero si op-  Mantova e su una parte del Monferrato,
      posero alla successione dell’erede desi-  l’altra parte venne concessa al duca di
      gnato, Carlo, principe di Gonzaga-Ne-  Savoia, la Francia mantenne il possesso
      vers, imparentato con la Corona france-  delle fortezze di Pinerolo e Casale.


     La paulette    Nel 1604, con una nuova imposta, la paulette, rese venali ed
                    ereditari gli uffici burocratici procurandosi cospicue entrate e
     Il risanamento   il favore della nobiltà di toga. Il risanamento finanziario fu af-
     di de Sully    fidato al ministro de Sully che condusse una politica mercan-
                    tilistica per stimolare l’agricoltura e favorire la creazione di ma-
                    nifatture tessili. In politica estera obbligò il duca di Savoia a
                    cedergli i possedimenti sabaudi oltre il Rodano in cambio del
                    marchesato di Saluzzo (Trattato di Lione, 1601). Si alleò con
     L’assassinio   gli Svizzeri e i principi protestanti tedeschi, risvegliando l’o-
     di Enrico IV   stilità degli estremisti cattolici che lo assassinarono nel 1610.
                    La reggenza per il giovane Luigi fu affidata alla madre Maria
     Maria de’ Medici  de’ Medici, filoasburgica, che fece allontanare dal governo i
                    precedenti ministri e, coadiuvata dal suo favorito Concini, or-
                    ganizzò il matrimonio tra il figlio e Anna d’Austria. Nel 1614
                    fronteggiò l’agitazione dell’alta nobiltà e le istanze degli Stati
                    generali (che volevano l’abolizione della paulette). Nel 1617
                    Luigi XIII, acquisiti la maggiore età e i pieni poteri, si adoperò
                    contro il predominio asburgico in Europa e introdusse nel
     Il cardinale Richelieu  Consiglio Regio il cardinale Richelieu (1624-42) che si sforzò
                    di sottomettere l’alta nobiltà in cospirazione contro il sovra-
                    no. Richelieu smantellò la potenza militare ugonotta sostenu-
     Lotta contro gli  ta dagli Inglesi (presa della piazzaforte ugonotta di La Rochelle,
     ugonotti e riforme  1628) concedendo loro libertà di culto. Incoraggiò lo svilup-
     dello Stato    po del commercio, di manifatture reali e la creazione di com-
                    pagnie di monopolio e di una marina da guerra. Rafforzò l’am-
                    ministrazione statale con la riforma del Consiglio del re e l’in-
     Gli intendenti  vio di funzionari regi (gli intendenti) nelle province. Parte-
                    cipò alla Guerra dei Trent’anni come alleato delle potenze pro-
                    testanti, invase la Valtellina e difese i diritti del duca di Nevers.
                    Il crescente fiscalismo causato dai costi della politica bellica
                    provocò negli ultimi anni numerose rivolte. La sua politica fu
                    continuata dal successore, il cardinale Mazarino.
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