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      6    L’Europa nella seconda metà

           del Cinquecento



      La Pace di Augusta (1555) con il principio del cuius regio eius et religio
      (v. cap. 5) aveva sancito la divisione dell’Impero e la fine di ogni possibile
      restaurazione dell’universalismo cristiano. Nella seconda metà del ’500 i conflitti
      di natura politico-religiosa condizionarono non solo la politica estera degli Stati
      europei ma causarono guerre civili, portando alla ribellione e al distacco
      di territori contrari alla religione professata dal sovrano. Questo fenomeno,
      destinato a proseguire nel secolo seguente con la Guerra dei Trent’anni, mise
      in luce una profonda crisi degli Stati europei, combattuti tra la volontà di
      assestamento e le frequenti rivolte interne. In campo economico l’atlantizzazione
      delle reti commerciali aveva provocato una decadenza sempre più accentuata
      del Mediterraneo e dell’Italia, e l’ascesa di nuovi protagonisti, primi fra tutti
      l’Inghilterra e le Province Unite. La Spagna, dal canto suo, aveva imboccato
      la via del declino rinunciando a potenziare l’economia nazionale e diventando
      finanziariamente dipendente dalle colonie.
      La Francia e le guerre di religione

      In Francia dopo la morte del sovrano Enrico II (1559) e dell’e-
      rede Francesco II (1560) il potere passò nelle mani della mo-
      glie Caterina de’ Medici, reggente per il secondo figlio Carlo IX.  Caterina de’ Medici
      Durante la reggenza si formarono due partiti nobiliari antago-
      nisti fra loro, quello dei cattolici capeggiato dalla famiglia dei
      Guisa e quello ugonotto, che aveva tra i maggiori rappresen-  Guisa cattolici
      tanti il principe di Condé e de Coligny. Il Parlamento di Parigi,  e Coligny ugonotti
      contrastando Caterina che aveva tentato una politica di conci-
      liazione con gli ugonotti, dichiarò questi ultimi fuori legge pro-
      vocando lo scoppio della guerra civile. L’Editto di Amboise  Editto di Amboise
      (1563) concesse la libertà di coscienza a tutti i protestanti, ma
      di culto ai soli nobili. Il conflitto proseguì fino all’Editto di St.  Editto di St. Germain
      Germain (1570) che assegnava agli ugonotti alcune piazzeforti
      non controllate dal re. Con l’assenso della sovrana i duchi di
      Guisa organizzarono il massacro dei calvinisti nella Notte di San  La notte
      Bartolomeo (24 agosto 1572) quando nella sola Parigi circa 2-  di San Bartolomeo
      3000 ugonotti furono passati a fil di spada. Morto Carlo IX (1574)
      l’influenza politica di Caterina non diminuì sotto il regno del
      terzo figlio, Enrico III. La lotta per il potere scatenò la Guerra  La Guerra
      dei tre Enrichi (così detta perché tutti i contendenti, cioè il re,  dei tre Enrichi
      il duca di Borbone, capo degli ugonotti, e quello di Guisa, espo-
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