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                      5 - Il disegno egemonico di Carlo V: le guerre in Italia e in Europa

      Savoia. Sconfitta la Repubblica Veneta ad Agnadello (1509), il pa-
      pa istituì una nuova alleanza, la Lega Santa (appoggiata da Spa- Lega Santa
      gna, Inghilterra, Venezia), per ridimensionare il potere francese. contro la Francia
      La battaglia di Ravenna non rappresentò una sconfitta militare
      per i Francesi che videro tornare i Medici a Firenze e gli Sforza a
      Milano. Nel 1515 moriva Luigi XII; il nuovo re Francesco I pose Francesco I
      come obiettivo la riconquista di Milano difesa dagli Svizzeri. Lo
      scontro, vittorioso per i Francesi, avvenne a Melegnano. Il Trat-
      tato di Noyon (1516) ristabilì la pace. Carlo V nel 1521 scese in
      Italia per riconquistare il Milanese a Francesco I, sconfisse i Fran- La battaglia di Pavia
      cesi a Pavia (1525) e prese il re di Francia come ostaggio. Col Trat-
      tato di Madrid (1526) si impose la restaurazione degli Sforza e Il Trattato di Madrid
      la rinuncia delle pretese francesi sull’Italia. Francesco I, liberato,
      non rispettò gli accordi e scatenò la guerra contro l’imperatore
      con l’appoggio dell’Inghilterra, del papa, di Milano e di Venezia
      (Lega di Cognac). L’esercito imperiale formato in gran parte dai La Lega di Cognac
      lanzichenecchi luterani giunse sino a Roma e la saccheggiò e il sacco di Roma
      (1527). L’imperatore arrivò a un compromesso con il papa e con
      la Francia (Pace di Cambrai, 1529) sancito dall’incoronazione im- Pace di Cambrai
      periale per mano del pontefice (1530). Nel 1535 con la morte del- e incoronazione
      lo Sforza Milano passò agli Spagnoli, la Francia si alleò con gli Sviz- imperiale
      zeri e l’Impero con il Papato: la guerra continuò fra alterne vi-
      cende fino a quando la Pace di Crépy (1544) confermò lo Stato Pace di Crépy
      di Milano all’imperatore. Nel 1552 Enrico II, re di Francia, ripre-
      se la guerra, sospesa nel 1556. La battaglia di San Quintino con-
      dotta da Filippo II di Spagna vide la definitiva sconfitta dei Fran- La definitiva rinuncia
      cesi sanzionata dalla Pace di Cateau-Cambrésis(1559) con la qua- francese ai territori
      le la Francia rinunciò a ogni pretesa sui territori italiani.   italiani
      ■ La politica estera
      Carlo V rafforzò i legami con l’altro Stato iberico sposando nel
      1526 Isabella del Portogallo. Nel 1512 era stata conquistata anche Conquista
      la Navarra, unita poi al Regno di Castiglia. Mantenne un atteg- della Navarra
      giamento difensivo quando Solimano II riprese l’avanzata nei Bal-
      cani; dopo la sconfitta di Luigi II Jagellone (Mohacs, 1526) e l’e-
      lezione del fratello Ferdinando a re d’Ungheria, difese i confini
      meridionali e Vienna assediata (1529). Nel Mediterraneo operò Politica
      contro gli Stati barbareschi del Nordafrica che minacciavano le mediterrranea
      rotte commerciali riuscendo a conquistare Tunisi (1535), mentre e spedizione contro
      senza fortuna fu la spedizione contro Algeri (1541).   Tunisi e Algeri

      Il problema religioso
      Dopo aver messo al bando Lutero con l’Editto di Worms (1521),
      Carlo V cercò di convincere il pontefice a convocare un conci-
      lio generale della Chiesa e si adoperò per salvaguardare l’unità
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