Page 212 - Storia Tutto
P. 212
4 - La Riforma protestante e la Controriforma cattolica
riuscita in questo mondo diveniva infatti la misura del favore di-
vino; gli eletti scelti da Dio costituivano la Chiesa dei Santi, e l’u-
nico strumento per avvicinarsi al divino era la Bibbia. Le magi-
strature cittadine dovevano vigilare, anche con modi polizieschi,
sulla condotta dei fedeli. Alcune sette poco diffuse e osteggiate
dalle autorità civili e religiose (anabattisti, antitrinitari, sociniani)
radicalizzarono ulteriormente il messaggio riformatore.
■ La diffusione delle nuove dottrine
In Svizzera la diffusione del calvinismo soppiantò almeno in par- In Svizzera
te la dottrina di Zwingli. In Scozia il calvinismo fu diffuso dalla
predicazione di John Knox. Nei Paesi Bassi l’adesione alla Rifor- In Olanda
ma ebbe anche il significato di opposizione alla politica spagnola
che vi aveva introdotto l’Inquisizione. La rivolta contro gli Spa-
gnoli portò alla nascita delle Province Unite (v. cap. 6). In Scan- In Scandinavia
dinavia la penetrazione della Riforma si affermò prima in Dani-
marca e in Svezia e successivamente in Norvegia e Finlandia. In In Francia
Francia la diffusione del calvinismo fu osteggiata dai sovrani: i
calvinisti, detti ugonotti, furono perseguitati e ciò originò i con-
flitti interni noti come guerre di religione (v. cap. 6). In Spagna
e in Italia il protestantesimo rimase un fenomeno circoscritto.
La Controriforma e il Concilio di Trento
Già l’Umanesimo cristiano di Erasmo da Rotterdam o di Tom- L’Umanesimo
maso Moro propugnava una riforma interna alla Chiesa con il cristiano
ritorno alla povertà evangelica, la condanna del nepotismo e l’a-
bolizione delle pratiche superstiziose: tali tendenze furono ben
presto messe in minoranza. Nel 1545 si aprì il Concilio di Tren- Il Concilio di Trento
to, durato ben diciotto anni con alterne fasi (che comprendo-
no anche lo spostamento della sede a Bologna nel 1547) con-
dizionate dalla personalità dei papi succedutisi in quegli anni. I Innovazioni
decreti conciliari, confermati dalla bolla Benedictus Deus(1564) in campo pastorale
di Pio IV, portarono importanti innovazioni in campo pastora-
le: uniformarono la celebrazione della messa, istituirono i se-
minari diocesani per la formazione dei parroci, introdussero per
i vescovi l’obbligo di residenza e di visita pastorale nelle dioce-
si, ripristinarono l’osservanza della regola nei conventi e nei mo-
nasteri. Dal punto di vista teologico furono definite le dottrine La definizione
relative ai sacramenti e quella della transustanziazione (cioè della dottrina
della reale presenza del corpo e del sangue di Cristo nel pane sacramentale
e nel vino al momento della consacrazione eucaristica); fu riaf-
fermata l’autenticità della Vulgata, cioè della traduzione della
Bibbia in latino fatta da San Girolamo. L’iniziativa dei parroci fu I nuovi ordini religiosi
affiancata dall’opera di ordini religiosi riformati o di nuova isti-
tuzione impegnati in campo educativo o assistenziale (cappuc-
211
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara