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Il Medioevo
goli individui, ognuno con propri atteggiamenti, espressioni e
stati d’animo. Chiari esempi sono la Gioconda di Leonardo, le
Veneri del Botticelli, le nudità audaci del Giudizio Universa-
le di Michelangelo, la plasticità delle figure inserite in pro-
spettiva del Masaccio. Tutti quanti i pittori, tra cui si ricordano
anche Donatello e Piero della Francesca, espressero nelle lo-
ro figure il nuovo senso di energia morale e dignità umana di
cui tanto avevano parlato gli umanisti. In campo scultoreo il
cambiamento iniziò con Niccolò, Giovanni e Arnolfo Pisano
che riprodussero fedelmente nelle loro opere i tratti della fi-
gura umana fino a esprimerne sentimenti ed emozioni. In cam-
po architettonico, le nuove costruzioni di Bramante e Bru-
nelleschi abbandonarono sia la staticità del romanico sia il di-
namismo del gotico, ricomponendo il tutto in uno spazio mi-
surato e armonico. Il processo di rinnovamento investì anche
Le basi il campo scientifico. Gli scienziati si servirono del metodo spe-
della “rivoluzione rimentale e furono divulgate conoscenze fino ad allora nasco-
scientifica” ste. Sono da ricercare qui le basi della “rivoluzione scientifica”
del Seicento e della nuova concezione del cosmo, negli studi
di Leonardo, nella sua continua sperimentazione attraverso la
costruzione di modelli riproducenti la realtà o tesi verso nuo-
ve invenzioni, nella teoria elaborata da Copernico in cui non
è la Terra a essere posta al centro dell’universo ma il Sole. Da
non dimenticare è infine l’impulso dato dalla cultura del tem-
po ai viaggi e alle scoperte geografiche. La sete di avventura e
Viaggi di nuove scoperte, senza dimenticare anche l’aspetto econo-
ed esplorazioni: mico alla base di certe missioni, spinse uomini quali Bartolo-
la scoperta meo Diaz, Vasco da Gama, Cristoforo Colombo e Amerigo
dell’America Vespucci a compiere i loro viaggi per mare (v. parte III, cap. 1).
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