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Preistoria ed età antica


      IL SIMBOLISMO DELLE PIETRE
      Il simbolismo delle pietre ha un ruolo fon-  ci dell’essere umano dopo la morte cor-
      damentale in tutte le civiltà tradizionali. Es-  porea. I dolmen, invece, pare avessero il
      so rimanda alle idee di durezza e stabilità,  significato di colonne e sostegni del tem-
      ma ha anche un significato igneo, poiché  pio cosmico la cui volta è costituita dal
      si dice che la pietra racchiuda al suo in-  cielo. Secondo studi recenti, i lastroni piat-
      terno il fuoco. I menhir erano considera-  ti poggiati sulle colonne formate da pie-
      ti i guardiani della sepoltura, e così come  tre rozzamente squadrate, formavano in
      i cumuli di pietra e in generale le lapidi  taluni casi un ambiente ad uso sepolcra-
      che si trovano sulle sepolture di tutti i po-  le, spesso ricoperto da un tumulo protet-
      poli, avevano la funzione di fornire un sup-  tivo; talvolta i dolmen vennero usati an-
      porto che trattenesse gli elementi psichi-  che come sepolture collettive.


                    gno. Accanto ad attività di caccia si diffusero pratiche agricole. Nel
                    Tavoliere delle Puglie sorsero villaggi di capanne circondati da
     Il Neolitico in Italia  grandi fossati. Al nord la cultura neolitica si diffuse in Liguria, in
                    Emilia-Romagna (Modena) e in Lombardia (Cremona). Vasi a for-
                    ma sferica o emisferica, decorati a crudo, sono stati ritrovati in Li-
                    guria; resti di capanne in villaggi fortificati in Sicilia; resti di cera-
                    miche in tutta l’ltalia centrale; scodelle, vasi, bicchieri a fondo piat-
                    to e bocca quadrata, decorati a incisione o graffito, nelle valli al-
                    pine; nella zona di Varese sono stati ritrovati resti di insediamen-
                    ti palafitticoli e pregevoli ceramiche nere; qui si sviluppò anche la
     Le Americhe    tessitura. Nelle Americhe le prime forme di agricoltura (mais, zuc-
                    ca, peperone e fagiolo) comparvero, nel Nuovo Messico. 5500 an-
     L’Egitto       ni a.C. ebbe inizio il Neolitico Egiziano. Venivano coltivati cereali
                    e lino e si allevavano il bue, il maiale e la pecora. Si praticava la pe-
                    sca con ami e la caccia all’elefante, all’ippopotamo e al coccodril-
     L’Estremo Oriente  lo. In Estremo Oriente (Cina) si coltivava il miglio e si allevavano
                    il bue, il maiale e la capra. Si producevano manufatti in pietra le-
                    vigata e ceramiche nere, lucide o dipinte.
                    ■ L’Eneolitico
     La lavorazione   L’Eneolitico (dal lat. aeneus, “bronzeo”, e dal gr. lithos, “pie-
     del rame       tra”) viene fatto iniziare circa nel 5000 a.C. In questo periodo
     e le altre pratiche  la lavorazione del rame, inizialmente praticata mediante mar-
     dell’Eneolitico  tellatura, cominciò a essere svolta a caldo, realizzando delle
                    vere e proprie fusioni metallurgiche che si diffusero in Euro-
                    pa nel 3500 a.C. Si praticava l’inumazione dei morti in grotte
                    artificiali e in camere sepolcrali. La cultura manifatturiera era
                    caratterizzata da vasellame a forma di campana rovesciata, da
                    pugnali e oggetti di rame, da bottoni e piastrine in osso e pie-
     Le prime costruzioni  tra forata. Nel corso del V millennio a.C., nelle regioni del-
     megalitiche    l’Europa del nord, della Spagna, della Francia, dell’ltalia e del
                    Nordafrica, si svilupparono le prime costruzioni megalitiche:
                                            Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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