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      monumenti fatti con grossi blocchi di roccia rozzamente squa-
      drati infissi nel terreno. La loro funzione era rituale e funera-
      ria. I tipi più comuni erano i menhir, lunghe pietre infisse ver-
      ticalmente nel terreno. Più menhir disposti in fila formano gli
      allineamenti; un cerchio di menhir costituiva un cromlech (dal
      bretone crom, “rotondo”, e lech, “pietra”). Il dolmen (dal bre-
      tone tol, “tavola”, e men, “pietra”) era un lastrone di pietra ap-
      poggiato orizzontalmente su pietre infisse verticalmente nel
      terreno così da formare un ambiente solitamente a uso sepol-
      crale. A Stonehenge, nella Gran Bretagna meridionale, si tro- Stonehenge
      va il “cromlech” più famoso e più grande che si conosca: oc-
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      cupa un’area di 100 000 m . Circa nel 3500 a.C. si sviluppò in
      Egitto la cultura del Badariano (dalla località di Badari). I Ba- La cultura del
      dariani erano agricoltori e allevatori e vivevano in capanne. Im- Badariano in Egitto
      piegavano il rame per fabbricare perle e collane. Nel successi-
      vo periodo detto Amratiano venne introdotto l’uso della ruo- Il periodo Amratiano
      ta e dell’aratro. In Italia lo sviluppo di culture eneolitiche si
      presentò solo a partire dal III millennio a.C. Alcuni gruppi uma- L’Eneolitico in Italia
      ni introdussero la lavorazione del rame e l’inumazione collet-
      tiva in necropoli a grotticelle. Le attività economiche erano
      quelle della pastorizia, dell’agricoltura, del commercio, della
      caccia e della raccolta. In Sicilia sono state ritrovate tracce di
      insediamenti in villaggi e grotte, oltre a manufatti in ceramica,
      pietre scheggiate e levigate. Dolmen e statuine della Dea Ma-
      dre in osso sono stati rinvenuti in Sardegna.

      La metallurgia
      ■ Età del bronzo
      La scoperta del bronzo (lega di rame e stagno) risale circa al III mil- La scoperta
      lennio a.C. Essa si rivelò ideale per la fusione di utensili e armi e del bronzo
      per la produzione di oggetti di artigianato sempre più raffinati, che nel III millennio a.C.
      divennero elementi di scambio commerciale.

        LA NASCITA DELL’AGRICOLTURA
        Alcuni cereali come frumento, orzo e mi-  reno. In seguito, per il traino dell’aratro ven-
        glio crescevano spontaneamente in cer-  nero impiegati gli animali (buoi e cavalli).
        te zone a clima temperato. La semina di  I cereali raccolti venivano setacciati e
        questi cereali cominciò in età neolitica  poi macinati pestando i chicchi in un
        nelle zone della Mezzaluna Fertile.  mortaio o sfregandoli contro pietre.
        L’invenzione dell’aratro consentì all’agri-  Vennero anche creati i primi magazzi-
        coltura di fare un grande passo avanti. L’a-  ne per la conservazione. Le prime for-
        ratro era costituito da un bastone biforcu-  me di pane si ottennero impastando ac-
        to, in modo da poter essere impugnato con  qua e farina e cuocendo poi l’impasto
        le mani, e da una punta che solcava il ter-  ottenuto su pietre calde.
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