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Il Medioevo                                     Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                    battere: i Comuni stessi, soprattutto quello di Milano, il Papato
                    e il Regno normanno. Nel 1154, il sovrano, deciso a imporre il
                    rispetto della propria autorità, varcò le Alpi con un contingen-
                    te di cavalieri. Tutti i maggiori signori feudali italiani (marchesi
                    del Monferrato, conti di Savoia, vescovo di Trento ecc.) lo at-
                    tendevano come restauratore dell’ordine sconvolto dai Comu-
                    ni; anche il papa ne chiedeva l’intervento per cercare di doma-
                    re la ribellione dei Romani che, capeggiati dal monaco Arnaldo
                    da Brescia, avevano costituito un libero Comune. In una prima
     Le Diete       dieta tenuta a Roncaglia (presso Piacenza) nel 1154 Federico
     di Roncaglia   informò i rappresentanti dei Comuni di voler insediare in ogni
     e la restituzione  città un podestà da lui nominato. Giunto a Roma, fece cattura-
     delle regalie  re Arnaldo (che finì sul rogo come eretico) e papa Adriano IV
                    lo incoronò imperatore. Sceso nuovamente in Italia nel 1158,
                    convocò un’altra dieta a Roncaglia alla quale convennero ve-
                    scovi, abati, feudatari laici, rappresentanti dei Comuni e i mag-
                    giori giuristi dell’Università di Bologna. Federico ebbe ricono-
                    sciute legittime le sue rivendicazioni e furono definiti i diritti (o
                    regalia) spettanti al sovrano: l’emanazione delle leggi, la no-
                    mina dei magistrati, la coniazione delle monete, l’imposizione
                    di tasse e l’armamento dell’esercito, tutti diritti che i Comuni
                    avevano usurpato e dovevano quindi restituire. Questa restitu-
                    zione fu ordinata con la Constitutio de regalibus (Costituzione
                    delle regalìe), mentre con la Costituzione per la pace furono
                    vietati ogni guerra privata e il costituirsi di qualsiasi associazio-
                    ne. Crema e Milano si ribellarono ma furono distrutte dal Bar-
                    barossa (Crema nel 1160 e Milano nel 1162), aiutato dalle trup-
     La tensione    pe dei Comuni di Como, Lodi, Cremona, Pavia e Novara. Nel
     tra Federico I   frattempo cresceva anche la tensione con la Chiesa per la ten-
     e la Chiesa    denza dell’imperatore a nominare i vescovi e a considerarsi su-
                    periore al papa. Una prima reazione era avvenuta con la Dieta
                    di Besançon (1157) in cui erano stati ribaditi i principi dottri-
                    nali su cui si fondava il primato pontificio. Quando nel 1159 fu
                    eletto papa Alessandro III, Federico gli oppose un antipapa, Vit-
                    tore IV, suscitando l’opposizione di Francia, Spagna e Inghilter-
                    ra (che appoggiavano Alessandro III) e di tutti i Comuni italia-
     La Lega Lombarda  ni. La resistenza dei Comuni alle imposizioni imperiali sfociò
     sconfigge      nella costituzione della Lega Lombarda, una lega difensiva che
     il Barbarossa   comprendeva 36 città del Veneto e della Lombardia. Il papa, i
     a Legnano      Normanni e i Bizantini si unirono ai Comuni. Lo scontro av-
                    venne a Legnano il 29 maggio 1176 e si risolse con la vittoria dei
                    Comuni. Federico riconobbe come papa Alessandro III e nel
                    1183 stipulò la Pace di Costanza con i Comuni ai quali conces-
                    se molte delle regalìe di cui godevano, ma riservandosi il dirit-
                    to di convalidare l’elezione di magistrati, consoli e podestà. Nel
                    frattempo in Germania, nel 1180, l’imperatore aveva tolto il Du-
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