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10 - La lotta per le investiture
cordo con Enrico III, da papa Leone IX, il quale depose i pre- L’operato di Leone IX
lati indegni, condannò la simonia e il concubinato, riaffermò la in accordo con
supremazia della Chiesa romana e chiamò presso di sé molti l’imperatore
riformatori tra cui Pier Damiani, Umberto di Moyenmoutier
e Ildebrando di Soana (futuro Gregorio VII). A questi succes-
si si contrapposero due fatti di enorme importanza: la sconfit-
ta del papa a opera dei Normanni a Civitate e lo scisma della Il papa sconfitto
Chiesa orientale (1054). A Enrico III successe, ancora bambi- dai Normanni
no e sotto la tutela materna, Enrico IV. In un Concilio tenuto
nel palazzo del Laterano nel 1059 si stabilì che a eleggere il pa-
pa fosse il collegio cardinalizio e che l’elezione fosse poi ac-
clamata da tutto il clero e dal popolo; fu condannata inoltre la
simonia e fatto divieto agli ecclesiastici di ricevere cariche da
un laico. Un impulso alla riforma venne anche da forze laiche,
tra cui la Pataria di Milano, i cui membri erano persone di umi- Il movimento
li condizioni o appartenenti al basso clero. L’arcivescovo Gui- patarino
do da Velate, risentito per la predicazione patarina contro la
corruzione ecclesiastica, scomunicò i patarini, i quali furono
però difesi da Roma e da Ildebrando di Soana. Tutto il clero si-
moniaco milanese fu costretto a confessare la propria colpa;
coloro che si dimostrarono degni vennero in seguito reinte-
grati nella loro carica. Un nuovo Concilio tenuto in Laterano
nel 1060 depose i simoniaci ma ritenne valide le ordinazioni da
loro impartite gratuitamente. Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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Gregorio VII contro Enrico IV
Nel 1073, alla morte di Enrico IV, fu acclamato papa dal popolo
e poi avallato dal collegio cardinalizio Ildebrando di Soana, con
il nome di Gregorio VII. In un Concilio tenuto nel 1074 il papa
condannò nuovamente la simonia e il concubinato e proclamò
il diritto dei legati papali a risolvere le controversie tra vescovi:
decisione male accettata dal clero francese, tedesco e anche ita-
liano poiché essa venne considerata espressione di un accen-
tuato centralismo di Roma. Un importante Concilio si tenne a Gregorio VII
Roma nel 1075. Gregorio VII oltre a condannare per l’ennesi- e il Concilio del 1075
ma volta concubinato e simonia, ribadì il divieto delle investi-
ture laiche (pena la scomunica), depose alcuni vescovi italiani
e invitò l’imperatore a sottomettersi al papa, pena la sua depo-
sizione. Fu allora redatto un importante documento, il Dicta- Dictatus papae
tus papae. Composto di 27 affermazioni, sintetizzava il pensie-
ro gregoriano: il pontefice romano era “universale” e aveva il
diritto di nominare e revocare i vescovi; la Chiesa romana era
infallibile e chi era in disaccordo non poteva considerarsi cat-
tolico. Nel 1076 Enrico IV dovette domare la rivolta dei Sasso-
ni e chiese a Gregorio VII di deporre i vescovi che l’avevano ap-
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