Page 126 - Storia Tutto
P. 126

3    L’Islam e la sua rapida

           espansione



      Verso la metà del VII sec. una nuova potenza si fece spazio in Oriente
      e nel Mediterraneo: la civiltà islamica. Per spiegare il mistero di questa rapida
      espansione, accolta prontamente da quasi tutte le popolazioni incontrate,
      alcuni storici hanno parlato di “predicazione armata”. Sotto i successori
      di Muhammad, i califfi, si costituì un vero e proprio impero teocratico.
      Con la dinastia Omàyyade (661-750), il califfato assunse connotazioni
      monarchiche ed ereditarie. Agli Omàyyadi succedettero gli Abbasidi
      (750-1258) sotto i quali iniziò la disgregazione dell’Impero con il crescendo
      delle autonomie locali. Nel 1258 i Mongoli distrussero la capitale Baghdad,
      abbatterono il califfato abbaside e si estesero fino all’Eufrate. Solo in Spagna
      il dominio degli Arabi durò fino al 1492 (caduta di Granada).
      La civiltà islamica si era comunque definitivamente diffusa in Oriente fino
      in India e in Cina, e in Occidente fino in Marocco, non senza lasciare segni
      evidenti del suo passaggio anche in diverse parti dell’Europa.
      L’Arabia preislamica

      La penisola araba, in gran parte desertica, era originariamente  Il contatto con le
      abitata da tribù dedite alla pastorizia e al commercio. Le popo-  altre popolazioni
      lazioni del nord avevano avuto contatti con gli Ebrei e i Roma-
      ni, quelle del sud avevano subìto il dominio di Etiopi e Persia-
      ni. Al centro vivevano tribù nomadi che gravitavano intorno a  La Mecca sede del
      La Mecca, centro religioso, ma anche economico, dove sorge  tempio di Abramo,
      tutt’ora il tempio della Ka’ba (parola che significa “cubo”, dal-  centro economico
      la forma dell’edificio) nel luogo che la tradizione dice prescel-  e religioso
      to da Adamo stesso, e poi da Abramo e dal figlio Ismaele. Nel-
      l’angolo sudest della Ka’ba è incastonata la pietra nera, che la
      tradizione vuole caduta sulla Terra per volere divino divenendo
      da bianca nera per i peccati degli uomini. All’interno della
      Ka’ba, tempio per eccellenza del monoteismo, erano tuttavia
      stati posti nel corso dei secoli numerosi idoli, meta del pelle-
      grinaggio annuale delle tribù arabe che sospendevano per l’oc-
      casione ogni conflitto. La custodia del tempio era affidata alla  La supremazia
      tribù dei Qurayshiti che controllava pertanto anche i traffici  economica della
      commerciali. Oltre ad alcuni Ebrei, che mantenevano la purez-  tribù dei Qurayshiti
      za del culto monoteista, la Mecca ospitava anche alcuni Arabi,
      detti hunafa, “puri”, rimasti fedeli alla religione di Abramo. Uno
      di questi era il futuro Profeta dell’Islam.
                                                                 125






































































































            Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   121   122   123   124   125   126   127   128   129   130   131