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2 - L’Oriente bizantino


        IL CORPUS IURIS CIVILIS
        La redazione del Corpus luris Civilis ri-  giuristi classici, considerati ancora attuali
        spondeva alla precisa finalità di mettere  o modificati per renderli tali, ordinati per
        ordine nell’enorme mole di materiale  materia (matrimonio, proprietà, contratti
        giuridico che si era accumulato nei se-  ecc.). Le Istituzioni contenevano i prin-
        coli e in cui era divenuto difficile orien-  cipi basilari del diritto privato e avevano
        tarsi. Giustiniano fece raccogliere tutte le  funzione didattica poiché erano destina-
        costituzioni e i pareri giuridici che pote-  ti agli studenti di giurisprudenza. Le No-
        vano essere ancora vincolanti, facendo  velle erano le costituzioni emanate da
                                      Giustiniano dopo la pubblicazione del
        con carattere e funzione diversi, com-  Codice (534). Il Corpus ebbe importan-
        ponevano il Corpus: il Codice (Codex), il  za fondamentale per la giurisprudenza
        Digesto (Digesta seu Pandectae), le Isti-  occidentale dei secoli a venire. Influenzò
        tuzioni (Institutiones) e le Novelle (No-  il codice civile francese di Napoleone
        vellae Constitutiones). Il Codice racco-  (1803), che influenzò a sua volta gran
        glieva le costituzioni, la più antica di  parte delle giurisprudenze europee, il
        Adriano e la più recente dello stesso Giu-  codice civile dell’Italia preunitaria e quel-
        stiniano (534). Nel Digesto furono rac-  lo attuale, il diritto anglosassone, svizze-
        colti principi e regole, tratti da opere di  ro e turco.

      (535-553), lotta complicata dalle contemporanee incursioni de-
      gli Unni da oriente e dal rinfocolarsi del conflitto (540-545) con La guerra greco-
      i Persiani (la guerra così estesa fu detta greco-gotica). L’eserci- gotica
      to bizantino guidato da Belisario entrò prima a Napoli, occupò
      Roma nel 536 e nel 540 Ravenna; la conquista dell’Italia sem- L’occupazione
      brava compiuta e Belisario fu richiamato in Oriente. Una po- di Roma e Ravenna
      tente azione del re ostrogoto Totila portò gli Ostrogoti alla ri-
      conquista dell’Italia centrale, di Roma e di Napoli, ma ebbe bre-
      ve durata: il generale Narsete, con una grande armata com- La riconquista
      prendente anche gruppi di Longobardi, vinse definitivamente dell’Italia
      nelle decisive battaglie di Tadino (Umbria) e del Monte Lattaro
      (Napoli). Nel 553 la riconquista dell’Italia era terminata. Nel 559
      un’invasione bulgara arrivò alle porte di Costantinopoli, salva- L’invasione bulgara
      ta da Belisario e dall’alleanza di Giustiniano con gli Avari (po- e la pace
      polazione nomade di stirpe mongolica), mentre una nuova pa- con i Persiani
      ce con i Persiani (562) stabilizzò la situazione dell’Impero a
      oriente.
      ■ Le riforme giuridiche e amministrative
      Di grande portata fu l’opera di sistemazione e rielaborazione L’opera
      della giurisprudenza romana, condotta da una commissione di di sistemazione
      giureconsulti coordinata da Triboniano a partire dal 528, che della giurisprudenza
      portò all’edizione del Corpus Iuris Civilis, per secoli punto di e le riforme
      riferimento della scienza giuridica. Le riforme amministrative, amministrative
      ispirate da Giovanni di Cappadocia (prefetto del pretorio dal
      531 al 541), mirarono alla moralizzazione della vita pubblica, al
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