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Il Medioevo


      SIGNIFICATO DELLE INVASIONI BARBARICHE: LA LETTURA CONTINUISTA
      La periodizzazione tradizionale vedeva  l’espansione araba. Tale lettura continui-
      nell’anno 476 l’inizio del Medioevo e nel-  sta permette di trovare analogie con le
      la caduta dell’Impero Romano d’Occi-  invasioni mongole che nei secc. III e IV
      dente, causata dai Barbari, un’importan-  provocarono la caduta dell’Impero cine-
      te svolta per la storia mondiale. Secondo  se. In entrambi i casi il prevalere militare
      lo storico Henri Pirenne, invece, i Barba-  delle popolazioni nomadi non comportò
      ri non modificarono le strutture dell’Im-  anche un assoluto predominio delle loro
      pero, né posero fine all’unità economica  culture e dunque una rottura netta con il
      e politica del Mediterraneo. In questa ot-  passato, bensì un’assimilazione progres-
      tica la svolta epocale e l’inizio del Me-  siva, spesso in forma originale, con quel-
      dioevo slitterebbero ai secc. VII-VIII con  le degli imperi sconfitti.
                    greco. Nel 455 saccheggiarono Roma. Avendo occupato l’Africa
                    settentrionale, la Sardegna, la Corsica, la Sicilia e le Baleari, riu-
                    scirono a controllare i principali mercati del grano, minaccian-
     L’indebolimento   do di affamare la stessa Roma. Il regno si indebolì alla morte di
     e la conquista   Genserico per lo scontro tra re e nobili; nel 534 fu conquista-
     di Giustiniano  to dalle truppe di Giustiniano, guidate da Belisario e aiutate dal-
                    la popolazione romana alla quale apparvero come portatrici di
                    pace e libertà. Dai Vandali deriva il nome della regione spagnola
                    dell’Andalusia, un tempo Vandalusia.
                    ■ Il Regno visigotico di Tolosa
                    Nel 406 Vandali, Alani e Suebi avevano varcato i Pirenei pene-
                    trando nella penisola iberica e diventando federati dell’Impe-
     I Visigoti al servizio  ro. I Visigoti furono indotti dal governo imperiale a combatte-
     dell’Impero    re queste popolazioni in cambio di forniture di grano. Una vol-
                    ta vittoriosi, divennero essi stessi pericolosi; ebbero quindi l’or-
                    dine di interrompere le operazioni di guerra e di stanziarsi nel-
                    la provincia di Aquitania (Gallia centromeridionale). Il regno
     Lo splendore sotto  raggiunse l’apogeo con Eurico (466-484), al tempo del quale fu
     Eurico e il primo  redatto il primo codice di leggi germanico (Codex Euricianus,
     codice di leggi  470 ca.). Nel 507 i Franchi di Clodoveo sconfissero il re Alarico
     germanico      II e conquistarono la regione.

                    ■ Il Regno visigotico di Spagna
                    Maggiore importanza e durata ebbe il regno che i Visigoti fon-
                    darono in Spagna. Comprendeva quasi tutta la penisola iberica
                    (dopo la conquista del Regno dei Suebi nel 585) e aveva come
     La conversione   capitale Toledo. Nel 586 il re Recaredo si convertì al Cattolice-
     di Recaredo    simo facendone la religione di Stato. Potere civile e potere ec-
     al Cattolicesimo e   clesiastico si compenetrarono: il re interveniva nella nomina dei
     la compenetrazione  vescovi, i vescovi eleggevano il re insieme ai nobili e con l’as-
     tra potere civile   senso del popolo. Espressione di questo legame furono i Con-
     ed ecclesiastico  cili di Toledo, assemblee convocate dal re, formate da laici ed
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                                                                 Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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