Page 121 - Storia Tutto
P. 121
Il Medioevo Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
gi romane prima di quella di Giustiniano. In politica estera, Teo-
dosio tra il 421 e il 422 sconfisse i Persiani e, accordatosi con gli
La supremazia Unni, li allontanò da Costantinopoli. Sotto Marciano, successo-
del patriarca re di Teodosio, nel 451, il Concilio di Calcedonia affermò la su-
di Costantinopoli premazia del patriarca di Costantinopoli nella Chiesa orientale
e la condanna e condannò il monofisismo che però rimase a lungo un elemento
del monofisismo di contrasto sia con la sede di Roma sia all’interno dell’ortodos-
sia orientale. Nel 474 salì al potere Zenone, dopo aver sconfitto
un avversario sostenuto dai monofisiti. Per ristabilire la pace
I decreto di Zenone emanò un decreto che, presentandosi come un compromesso
e la sua scomunica tra il monofisismo e le decisioni del Concilio di Calcedonia, ap-
parve al papa come una nuova eresia. Zenone, intervenuto au-
toritariamente nelle questioni religiose, fu scomunicato dando
inizio a una separazione trentennale con la Chiesa d’Occidente.
Papa Gelasio I A definire il rapporto tra Chiesa e Impero fu papa Gelasio I. In
e la supremazia una lettera al successore di Zenone, Anastasio, affermò la di-
del potere spirituale stinzione delle sfere spirituale e temporale e la supremazia del-
l’autorità spirituale e la sua responsabilità di fronte a Dio nella
Cesaropapismo cura dei fedeli. Al cesaropapismo si opponeva così la teocrazia
e teocrazia (ovvero il potere divino, da Theós, “Dio”, e kràtos, “potere”; tra
i secc. XI-XIV la confusione fra le nozioni di autorità e potere
condurrà la Chiesa cattolica a svilupparsi sul piano temporale
come una potenza fra le altre). La rappacificazione avvenne nel
519, sotto Giustino, successore di Anastasio.
Giustiniano
Nel 527 a Giustino succedette il nipote Giustiniano. Egli ebbe
I collaboratori tra i suoi collaboratori più influenti i generali Belisario e Nar-
di Giustianiano sete e la moglie Teodora. I primi furono determinanti per la po-
litica di “riconquista”, la seconda in alcuni affari di politica in-
terna (nel 532 spinse il marito, che già aveva pensato alla fuga,
a reprimere con un sanguinoso massacro la rivolta della popo-
lazione di Costantinopoli pressata dalle imposte fiscali). Giu-
Unificazione stiniano ebbe l’ambizione di ricostituire l’Impero romano nel-
di autorità religiosa la sua integrità politica e spirituale: proclamandosi “legge vi-
e politica nelle mani vente e rappresentante di Dio in terra”, riportò in auge il mo-
dell’imperatore dello orientale di integrazione fra le due sfere religiosa e poli-
tica. Nel contempo, fermati i Persiani a oriente (“pace perpe-
tua” del 532) e repressa la rivolta a Costantinopoli nel 532, poté
rivolgersi a occidente per ripristinare l’unità dell’Impero spez-
zata dalle invasioni barbariche.
■ Le guerre di riconquista
La riconquista Belisario rovesciò in breve tempo (533-534) il Regno dei Van-
dell’Africa dali in Africa. Si accinse poi alla guerra in Italia contro i Goti
120