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1 I Regni romano-barbarici
Con il termine “barbari” (dal gr. bàrbaros, “balbuziente”, per indicare
lo straniero incapace di pronunciare correttamente la lingua greca) venivano
indicate le genti estranee alla civiltà greca e romana e in particolare le
popolazioni germaniche che si insediarono nell’Impero romano nei secc. IV-VI
formando poi, al crollo di quest’ultimo, diversi regni autonomi. Desiderosi di
conservare la loro identità etnica, i barbari non erano tuttavia in grado di
gestire strutture politiche stabili e perciò dovettero spesso affidare ai Romani
l’amministrazione dello Stato. I rapporti di convivenza con le popolazioni a loro
soggette assunsero forme differenti: se nel Regno dei Vandali l’ostilità verso
i cattolici e i Romani era assoluta, nel Regno ostrogoto d’Italia Teodorico
privilegiò inizialmente l’elemento romano e fu tollerante con i cattolici, senza
riuscire però a saldare la frattura con l’elemento gotico. I Franchi, convertiti
al Cattolicesimo, si fusero con i Galloromani a tutti i livelli: ciò permise
una forte espansione demografica che costituì il presupposto della futura
egemonia dei Franchi sull’Occidente, quando gli altri regni romano-barbarici
furono travolti prima dalla riscossa bizantina (sec. VI) di Giustiniano,
imperatore d’Oriente, e poi dall’avanzata degli Arabi (secc. VII e VIII).
Caratteri comuni alle popolazioni barbariche
I popoli barbari erano nomadi, praticavano un’agricoltura rudi-
mentale, la caccia e la lavorazione dei metalli. Privi di senso del- La guerra come
la proprietà privata, avevano natura e valori guerrieri. La loro valore supremo e la
stessa società era fondata sull’unica classe sociale dei guerrieri, classe dei guerrieri
che eleggeva il re e prendeva le decisioni più importanti. Le di-
vinità principali della religione dei popoli del nord erano: Odi-
no (dio della magia e della vittoria), Thor (dio del tuono), Tiuz
(dio del diritto e delle assemblee). I Goti si convertirono al Cri- La traduzione
stianesimo quando il vescovo Ulfila, nel IV sec., tradusse la Bib- della Bibbia da parte
bia dal greco al gotico e predicò l’arianesimo (eresia che nega- di Ulfila e la
va la divinità di Cristo e la sua identità di natura col Padre), che conversione dei Goti
divenne ben presto dominante anche tra le altre genti barbare. al Cristianesimo
■ II Regno dei Vandali in Africa
I Vandali sbarcarono in Africa nel 429 e in dieci anni conquista- Il dominio vandalo
rono l’intera provincia instaurando un vero e proprio dominio.
Confiscarono molte proprietà romane, imposero tributi e, poi-
ché erano di fede ariana, perseguitarono i cattolici. Unici tra i
barbari, allestirono una flotta con la quale fecero incursioni in La flotta vandala
tutto il Mediterraneo minacciando anche il litorale italiano e
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