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2 L’Oriente bizantino
Con la denominazione “Impero bizantino” (dal nome dell’antica città greca di
Bisanzio sul cui sito era sorta Costantinopoli, e dove si trova l’attuale Istanbul)
ci si riferisce all’Impero romano d’Oriente dopo la caduta dell’Impero
d’Occidente avvenuta nel 476. La civiltà bizantina raggiunse un altissimo livello
in tutte le sue espressioni, culturali, artistiche e legislative, segno dell’unità
metafisica e della forza del Cristianesimo orientale. Il monarca (basiléus) era
il luogotenente di Dio sulla terra, e in quanto tale aveva un ampio margine
di intervento nella vita religiosa dell’Impero (cesaropapismo). L’imperatore
Giustiniano difese l’ortodossia religiosa, sintetizzata nella professione di fede
del Concilio di Nicea, e combatté l’arianesimo dei regni romano-barbarici.
Diverse furono le ragioni della lunga vita della civiltà bizantina: il fatto che non
fu investita dalle invasioni barbariche, l’efficiente burocrazia, la ricchezza
economica. D’altra parte, non mancavano elementi di debolezza: la minaccia
dei Persiani, la dissidenza di alcune popolazioni (Siria ed Egitto) e i contrasti
di natura teologica con la Chiesa d’Occidente che sfociarono infine
nello scisma (1054). La fine definitiva dell’Impero giunse però solo in seguito
alla contemporanea pressione di Ottomani e Arabi nel 1453.
Da Teodosio II a Giustino
Morto Arcadio nel 408, fu eletto imperatore d’Oriente Teodosio Le controversie sulla
II che dovette affrontare i problemi relativi al diffondersi di dif- natura del Cristo
ferenti dottrine relative alla natura di Cristo che minavano l’u-
nità dell’Impero. Innanzitutto vi fu quella di Nestorio, che pure La dottrina
Teodosio aveva dapprima appoggiato, ma che in seguito alle di Nestorio
pressioni della corte dovette far rinchiudere in un convento. Ne-
storio, patriarca della Chiesa orientale di Costantinopoli, aveva
professato la dottrina secondo cui in Cristo, così come sussiste-
vano due nature (divina e umana), sussistevano anche due per-
sone corrispondenti. Tale dottrina era stata condannata nel Con- I Concili di Efeso
cilio di Efeso (431) in cui fu proclamato che le due nature co-
stituivano una sola persona. Fu quindi la volta del monofisismo, Il monofisismo
dottrina del monaco Eutiche secondo la quale in Cristo vi sa- di Eutiche
rebbe la sola natura divina. Papa Leone I ribadì le conclusioni
del Concilio del 431, ma un nuovo concilio, tenutosi sempre a
Efeso nel 449, abbracciò la posizione di Eutiche. Entrambi i con-
cili erano stati convocati per iniziativa dell’imperatore a riprova
dell’influenza che il dogma religioso esercitava sulla stabilità del-
l’Impero. In campo giuridico si deve a Teodosio l’emanazione
(438) del Codice Teodosiano, la più importante raccolta di leg- Il Codice Teodosiano
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