Page 217 - Storia della Russia
P. 217
Gran Bretagna, che dubitavano della sincerità e dell’utilità di qualsiasi intesa con i
sovietici. Infine, nell’agosto del 1939, una delegazione franco-britannica inviata a Mosca,
di basso livello e con la volontà di prendere tempo, dimostrò la debolezza e
l’impreparazione militare degli Alleati occidentali. Stalin sostituì prontamente Litvinov
con Molotov e si riavvicinò Hitler, che aveva fatto pressione sui suoi diplomatici perché
trovassero un accordo con la Russia prima dell’imminente invasione della Polonia. Per i
sovietici si trattò di una «Brest-Litovsk al contrario», una pericolosissima strategia a breve
termine, l’unica alternativa possibile per guadagnare tempo. Il 24 agosto 1939, Molotov e
il ministro degli Esteri tedesco Ribbentrop firmarono un trattato di non aggressione, con
un protocollo segreto in cui l’Europa orientale era divisa in sfere di influenza e a Stalin si
garantiva libertà d’azione nel Baltico, in Finlandia, nella Polonia orientale e in Bessarabia.
Nel settembre del 1939 truppe tedesche e sovietiche invasero la Polonia da direzioni
opposte. Per impedire ogni forma di opposizione, i sovietici imprigionarono, torturarono e
fucilarono migliaia di polacchi, tra cui gli ufficiali dell’esercito trucidati nel famoso
massacro di Katyn. Nel novembre del 1940, Nikita Chruščëv, incaricato dell’operazione,
deportò 1,17 milioni di persone nei campi di lavoro sovietici. Stalin, inoltre, costrinse gli
stati baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, a firmare accordi di «mutuo soccorso», che
permettessero l’ingresso di truppe sovietiche sul loro territorio. La Finlandia rifiutò di
sottostare alle medesime richieste, scatenando la «Guerra d’inverno» (novembre 1939-
marzo 1940) in cui i finlandesi sferrarono un brutto colpo all’impreparata Armata rossa.
Alla fine la superiorità numerica russa ebbe la meglio, ma la pace confermò
l’indipendenza della Finlandia e i sovietici ottennero soltanto vantaggi limitati. Nel 1940,
mentre i tedeschi attraversavano trionfalmente Belgio e Francia, arrivando fino alla
Manica e ricacciando gli inglesi in mare a Dunkerque, le truppe sovietiche invasero gli
stati baltici ripetendo gli orrori compiuti in Polonia. Migliaia di persone furono uccise e
circa 127.000 deportate in Siberia; vennero create delle repubbliche sovietiche fantoccio.
Poco prima, in conseguenza del patto tra nazisti e sovietici, la popolazione tedesca della
Lettonia e dell’Estonia aveva lasciato le terre dominate per più di 700 anni ed era tornata
«a casa nel Reich», vale a dire nei territori polacchi occupati dai tedeschi. In questo stesso
periodo fu annessa all’Unione Sovietica anche la Bessarabia (Moldavia).