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                                             Modulo 6
                                             L’impero tardoantico


                                                                             donne comprese), ma la sua nomina doveva essere
                                                                             convalidata da altri vescovi, che ne garantivano l’ade-
                                                                             guatezza morale e la fedeltà all’autentica tradizione
                                                                             cristiana. La carica era vitalizia.
                                                                             Oltre a essere la massima autorità religiosa della sua co-
                                                                             munità, il vescovo svolgeva importanti compiti finan-
                                                                             ziari: era lui a pagare lo stipendio ai chierici e a dispen-
                                                                             sare la carità, assegnando sussidi alle vedove, agli orfa-
                                                                             ni, ai poveri. Le risorse economiche delle Chiese prove-
                                                                             nivano in massima parte dalle offerte spontanee dei fe-
                                                                             deli (versamenti in denaro, primizie dei raccolti, dona-
                                                                             zioni, eredità, ecc.).

                                                                             La successione apostolica L’autorità dei vescovi si
                                                                             fondava sulla cosiddetta «successione apostolica».
                                                                             Ogni apostolo aveva personalmente nominato, a capo
                                                                             di ciascuna delle comunità cristiane, un vescovo. A
                                                                             questi primi vescovi erano succeduti altri vescovi, che
                                           π San Pietro e san Paolo, IV sec. d.C.   raccoglievano e perpetuavano l’eredità spirituale degli
                                                   [Museo Archeologico, Aquileia]
                                                                             apostoli.
                    Il culto associato a san Pietro (a sinistra) e san Paolo (a destra), considerati i
                      padri fondatori della Chiesa, è molto antico: san Pietro veniva celebrato in  Tutti i vescovi, in teoria, erano uguali e autonomi, tut-
                  qualità di «principe degli apostoli», cui Cristo stesso aveva affidato il compito di  tavia molti riconoscevano al vescovo di Roma una po-
                    organizzare e condurre le comunità di credenti; san Paolo quale instancabile
                 propagatore della fede e protagonista della grande apertura del cristianesimo al  sizione di maggiore prestigio poiché egli era il vesco-
                                                         mondo extra-giudaico.  vo della capitale dell’impero e poiché la Chiesa roma-
                                                                             na era l’unica a potersi vantare di essere stata fondata
                                             dagli apostoli Pietro e Paolo. Importante era soprattutto il riferimento a san Pietro, con-
                                             siderato il principe degli apostoli, la «pietra» su cui Cristo aveva fondato la sua Chiesa.
                                             Al primato di Pietro rispetto agli altri apostoli corrispondeva dunque il primato del ve-
                                             scovo di Roma, suo diretto successore, tra gli altri vescovi. Questa posizione eminente del
                 GUIDAALLOSTUDIO             vescovo di Roma, attestata già nel II sec. d.C., preparò le basi della successiva suprema-
                 1. Su che cosa si fondava l’autorità
                 dei primi vescovi?          zia del pontefice romano: per il momento, tuttavia, il vescovo della capitale non era an-
                 2. Quale vescovo aveva maggiore  cora il «papa», vale a dire il capo indiscusso del cristianesimo. Egli aveva maggiore pre-
                 prestigio in seno alla Chiesa?
                                             stigio ma non maggiore potere rispetto agli altri vescovi.



                                             9. Pagani e Cristiani

                                              Un’etica rigorosa La morale cristiana si basava sull’ascesi e sulla mortificazione. Ai fe-
                                             deli si richiedeva di praticare la preghiera, il digiuno (in giorni determinati della settima-
                                             na), la castità, la carità, di reprimere i piaceri e l’ansia di guadagno, di santificare il ma-
                                             trimonio e la vita familiare, di astenersi da qualsiasi contatto contaminante con la religio-
                                             ne e con le usanze pagane.
                                             Non sorprende dunque che la nuova religione sia apparsa ben presto ai pagani come un cor-
                                             po estraneo: la mentalità dei pagani, per i quali era spontaneo e giusto venerare molti dèi,
                                             non riusciva a comprendere l’intransigenza monoteistica dei Cristiani. I Cristiani, inoltre,
                                             rifiutavano spesso di assumere quelle cariche e quelle funzioni pubbliche che comportava-
                                             no la celebrazione di riti pagani. In questo modo essi si ponevano contemporaneamente ai
                                             margini o al di fuori della città antica, delle sue istituzioni, della sua cultura, dei suoi com-
                                             portamenti. I Cristiani condannavano quelle manifestazioni fondamentali della cultura an-
                                             tica che si svolgevano nel circo e in tutti gli altri luoghi di spettacolo: i combattimenti dei gla-


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