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Unità 17
Augusto e la nascita
del principato
differenza fondamentale: non essendo tri-
buno, Augusto non subiva nessuna delle li- √ «Augusto di Prima
Porta», 19 a.C.
mitazioni che un vero e proprio tribuno del- [Museo Chiaramonti,
la plebe doveva subire, a cominciare dal diritto Città del Vaticano,
Roma]
di veto, che i tribuni potevano esercitare anche l’u-
no nei confronti dell’altro. Contrariamente a quanto
egli affermava, Augusto non aveva «colleghi».
Lo stesso può dirsi per l’imperio proconsolare. Un vero e pro-
prio proconsole esercitava i suoi poteri solo sulla provincia che gli
era stata affidata. L’imperio di Augusto era invece maius et infini-
tum, «più grande e illimitato», perché non aveva restrizioni di
spazio e di tempo. Esso veniva inoltre esercitato da un individuo
che non risiedeva in provincia, ma nella capitale.
In quanto imperator, Augusto era il supremo comandante delle
forze armate dell’impero. Poiché il capo delle legioni era anche
colui che pagava ai legionari il soldo, Augusto si trovò ad ammi-
nistrare direttamente gran parte delle finanze pubbliche. In poli-
tica estera egli assunse le prerogative che un tempo erano state
del senato: trattava personalmente con gli ambasciatori stranie-
ri e poteva stipulare accordi e alleanze senza l’autorizzazione
del senato.
Il culto imperiale Nel 12 a.C. Augusto assunse la suprema
carica sacerdotale, quella di pontefice massimo (ancora una
volta, ripercorrendo l’esperienza di Cesare). Ma ben presto fu la
stessa figura del principe ad assumere un carattere sacrale. Co-
me sappiamo, le popolazioni occidentali erano restie a tribu-
√ Il vaso Portland, fine I sec. d.C.
[British Museum, Londra]
Al grande Augusto furono dedicate
nella sola città di Roma più di ottanta
statue. L’«Augusto di Prima Porta»
(così chiamato dal luogo del suo
rinvenimento, la Villa di Livia a Prima
Porta), ritrae l’imperatore con
indosso una corazza i cui rilievi
evocano le sue vittoriose imprese
militari, mentre, seguendo
l’iconografia tipica delle figure
eroiche della grecità, capo e piedi
sono scoperti. Oltre che nella grande
statuaria, la propaganda imperiale
si rifletté anche nelle produzioni di
raffinato artigianato artistico. Ne
sono un esempio il piccolo ritratto di
Augusto, realizzato in pasta vitrea,
proveniente da Colonia, e il vaso
Portland. Alcuni studiosi hanno
interpretato il fregio di questo
famoso vaso, come la
rappresentazione della leggendaria
unione di Azia, madre di Augusto (al
centro), con Apollo, rappresentato
qui sia nella veste umana (a sinistra),
sia sotto forma di serpente (fra le
π Testa di Augusto braccia di Azia), e quindi della
[British Museum, Londra]
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