Page 417 - Profili di Storia
P. 417

P2_Modulo05.qxp  19-03-2010  9:46  Pagina 402











                   DOSSIER                   La guerra
                                             tra le fazioni


                  Quali conflitti civili          a vita politica romana fu animata nel I sec. a.C. dagli scontri tra le fazioni dei populares e degli
                                              Loptimates [®DOC4]. In questi scontri il contenuto sociale era relegato in secondo piano, men-
                    esplosero a Roma
                     nel I secolo a.C.?       tre rivestiva una importanza preponderante la questione del potere politico e, in particolare quello
                                              dei capi delle fazioni.
                                              Il primo di una lunga serie di scontri si ebbe tra Mario, capo dei populares, e Silla, capo degli opti-
                    Per quali obiettivi       mates. In qualità di comandanti militari, entrambi poterono contare sull’appoggio delle loro truppe.
                       si combatteva?         La vittoria di Silla su Mario fu accompagnata da una spietata reazione dei sillani nei confronti degli

                                              avversari [®DOC5].
                                              Catilina, uno degli esecutori delle stragi sillane, fu protagonista, nel 63 a.C., di un progetto eversivo
                                              scongiurato dal console in carica Marco Tullio Cicerone. Grazie anche alle orazioni pronunciate in
                                              senato per denunciare Catilina [®DOC6], Cicerone riuscì a far giustiziare i congiurati.
                                              La guerra civile scoppiata qualche decennio dopo tra Pompeo e Cesare riproponeva ancora una
                                              volta la solita contrapposizione: Pompeo era schierato dalla parte degli optimates, Cesare dalla par-
                                              te dei populares. L’enorme potere acquisito da Cesare al termine della guerra era un chiaro segno
                                              del tramonto delle istituzioni repubblicane.
                                              Nemmeno l’assassinio di Cesare [®DOC7] ridiede vigore alla legalità repubblicana. Il ricorso al-
                                              le liste di proscrizione per eliminare i nemici [®DOC8] da parte di Marco Antonio e Ottaviano, gli
                                              eredi di Cesare, e lo scontro tra i due per chi dovesse ufficialmente raccogliere l’eredità del dittato-
                                              re [®DOC9] segnarono la fine della repubblica.





                                             Il primato degli «uomini buoni»
                                             Secondo la prospettiva di Cicerone, il nuovo equilibrio politico, che avrebbe consentito di supe-
                                             rare la crisi in cui da troppo tempo si dibatteva la repubblica, avrebbe dovuto basarsi sull’auto-
                                             rità della tradizione, sul prestigio del senato, sul rispetto dell’ordine costituito: vale a dire su un
                                             assetto sociale fissato gerarchicamente, in cui ciascun individuo veniva valutato anzitutto in base
                                             al rango. Un ruolo eminente avrebbero dovuto avere gli optimates, perché intorno a loro si schie-
                                             ravano tutti gli «uomini buoni», vale a dire i cittadini moderati, contrari al disordine e alla di-
                                             scordia propagati dai populares.
                                             Il limite di questa visione è evidente, poiché essa collocava ai margini una grande parte dei citta-
                                             dini romani: la plebe urbana impoverita che viveva di espedienti e delle generosità dei politici più
                                             potenti; i veterani nullatenenti affamati di terre; la massa di piccoli commercianti, artigiani, bot-
                                             tegai che affollavano Roma e i principali centri urbani. Tutti costoro vedevano con ben altro ani-
                                             mo l’azione dei populares.


                 DOC4
                  Cicerone, In difesa di Sestio, 96-98  cittadini migliori? Sono, se vuoi saperlo, in-  male, che non sono per natura disonesti o
                                                      numerevoli – senza di che non ci reggerem-  squilibrati, né impacciati da domestiche
                  Sempre in Roma ci furono due categorie di  mo in piedi –: sono i più autorevoli membri  difficoltà. Son questi, dunque, coloro che
                  persone, fra coloro che si son dati alla vita  del Senato, son coloro che ne seguono l’in-  formano quella che tu chiamasti «una raz-
                  politica col proposito di condurvisi nel mo-  dirizzo, coloro che appartengono agli ordi-  za»; uomini integri, moralmente sani, di be-
                  do migliore: l’una fu, e volle esser qualifica-  ni maggiori ed ai quali è aperto l’accesso al-  nestante famiglia. E coloro che nel governo
                  ta popolare; l’altra, degli ottimati. Popolari,  la curia , abbondano tra i cittadini romani
                                                            1
                  quelli che attuavano e predicavano le cose  dei municipi e delle campagne, tra gli uomi-
                  che sapevan gradite alla moltitudine; otti-  ni d’affari, tra i figli stessi dei liberti . [...]  1. Cioè coloro che possono entrare a far parte del se-
                                                                                   2
                                                                                           nato. La curia era infatti l’edificio in cui il senato te-
                  mati, quelli che agivano in modo da provo-  Qualitativamente [questa categoria] può  neva ordinariamente le sue sedute.
                  care sulla condotta propria l’approvazione  esser rapidamente circoscritta e definita.  2. Ai liberti era precluso l’accesso alle magistrature,
                  dei cittadini migliori. Ma chi sono questi  Sono ottimati tutti coloro che non fanno del  che era invece aperto ai loro figli.


                 402
   412   413   414   415   416   417   418   419   420   421   422