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Dossier
Le rivolte in Italia
l’esercito romano ne morirono soltanto tre, venire a trattative con Crasso. Respinto da ro circa mille uomini; il corpo di Spartaco
e sette furono feriti. [...] Spartaco, in attesa questi con disprezzo, decise di arrischiare non fu trovato. Un buon numero dei guer-
di rinforzi di cavalleria che gli dovevano ar- ogni cosa e, giuntigli i rinforzi di cavalleria, rieri di Spartaco, fuggiti dalla battaglia, an-
rivare da un’altra parte, non ingaggiava mai si gettò con tutte le forze attraverso le for- darono sulle montagne: Crasso li inseguì.
battaglia con l’intero esercito, ma conduce- tificazioni e fuggì verso Brindisi, inseguito Essi, divisi in quattro schiere, resistettero
va qua e là azioni di disturbo contro gli asse- da Crasso. Ma come Spartaco apprese che finché tutti furono distrutti, eccetto seimi-
dianti, assalendoli all’improvviso e di conti- Lucullo , reduce dalla vittoria su Mitrida- la che, catturati, furono crocifissi lungo
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nuo, gettando fascine nel fossato e incen- te, arrivava a Brindisi, disperando d’ogni l’intera strada che da Capua va a Roma.
diandole. [...] In Roma, conosciuto l’asse- cosa, venne a battaglia con Crasso con un
dio, si stimò disonorante che una guerra esercito in quel momento ancora numero-
contro dei gladiatori durasse così a lungo, so. Avvenuto lo scontro, lungo e terribile
ma, d’altra parte, convinti che la guerra con per la presenza di tante migliaia di uomini 2. Licinio Lucullo console nel 74 a.C. aveva ottenuto
Spartaco era difficile e grande, decisero di disperati, Spartaco fu ferito alla coscia da un comando straordinario per proseguire la guerra
inviare, per concluderla, anche Pompeo, un giavellotto: caduto in ginocchio e getta- contro Mitridate [®16.4].
giunto allora dalla Spagna. to lo scudo, resistette agli assalitori, finché
In seguito a questa votazione Crasso, per- egli e un gran numero dei suoi, accerchia-
ché la gloria della guerra non andasse a ti, caddero. Il resto del suo esercito, oramai GUIDAALLALETTURA
Pompeo, si affrettò in ogni modo a dare senza più alcun ordine, fu tagliato a pezzi 1. Quale tattica militare utilizzò Spartaco contro
l’esercito di Crasso?
addosso a Spartaco, il quale, d’altro canto, in massa e tale fu la strage che il numero dei 2. Per quale motivo Crasso decise di chiudere
desideroso di prevenire Pompeo, cercò di caduti non fu contato. Dei Romani cadde- immediatamente la guerra contro Spartaco?
Le ragioni degli Italici
La guerra sociale fu un conflitto molto diverso da quelli fino ad allora affrontati da Roma. Non si
combatté infatti contro nemici esterni ma contro popoli fratelli, quegli stessi Italici che avevano
dato un contributo insostituibile alla costruzione del dominio romano nel mondo. L’orrore per
questa guerra, che incrinò profondamente certezze ormai acquisite e distrusse dall’interno anti-
chi rapporti tra territori, città, individui, era accresciuto dalla sua inaudita violenza. Il sentimen-
to di ripulsa verso una guerra tanto odiosa, che emerge chiaramente nelle pagine degli storici, era
tanto più forte perché si aveva la precisa consapevolezza che le rivendicazioni degli Italici fosse-
ro giuste. E fu certo questa consapevolezza a spingere i Romani – in parte già durante il conflitto,
e poi definitivamente dopo la vittoria – a concedere agli sconfitti tutto ciò che avevano richiesto.
Lo storico Velleio Patercolo, che scrisse circa un secolo dopo la guerra sociale, nutriva particola-
re apprensione per le ragioni che avevano spinto gli Italici alla ribellione.
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Velleio Patercolo, Storia romana, II, 15, 1-3; 16, 4 poter guardare con disprezzo, come stra- levati in armi o che più sollecitamente le
nieri d’altra stirpe, uomini della stessa gen- avevano deposte, mentre Pompeo, Silla e
La morte di Druso diede l’avvio alla guer- te e dello stesso sangue. Questa guerra co- Mario risollevavano le sorti vacillanti ed in-
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ra italica, che da tempo covava. Infatti [...] stò la vita a più di trecentomila giovani ita- certe dei Romani.
tutta l’Italia si levò in armi contro i Roma- lici. [...]
ni: lo sventurato evento prese origine dagli Incerti e funesti furono gli sviluppi della
Ascolani, che trucidarono il pretore Servi- guerra Italica, tanto che in due anni conse- 1. [®16.2].
lio ed il legato Fonteio , passò poi ai Marsi cutivi due consoli romani, Rutilio e poi 2. Nella rivolta di Ascoli Piceno nel 91 a.C. fu fatta
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e dilagò per tutte le regioni. Crudele fu la Porcio Catone, furono uccisi dal nemico, strage, oltre che dei due magistrati, di molti Romani
sorte di quei popoli, ma giustissime le loro l’esercito romano subì rovesci in molti luo- residenti nella città.
ragioni: chiedevano infatti di essere citta- ghi, i cittadini indossarono il mantello mi- 3. Località sui monti Peligni, nella conca di Sulmona.
dini di quella città, di cui difendevano con litare e per molto tempo non lo deposero.
le armi il dominio. Ogni anno, ed in ogni I rivoltosi avevano prescelto come capitale
guerra, essi fornivano un numero doppio del loro stato Corfinio , cui mutarono il GUIDAALLALETTURA
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di fanti e di cavalieri, eppure non potevano nome in quello di Italica. Ma a poco a po- 1. Quale fu l’evento che diede avvio alla guerra
italica?
entrare a far parte di quella cittadinanza, co Roma riprese vigore estendendo il dirit- 2. Che cosa rivendicavano gli Italici? Perché?
che grazie a loro era salita a tanta altezza da to di cittadinanza a coloro che non si erano 3. Come si concluse la guerra italica?
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