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                                             Unità 16
                                             Il tramonto della repubblica



                  mandrie di bovini, emulava gli Italici che  genitori facevano frustare, e portava con-  dei Romani proseguirono finché il console
                  erano in Sicilia: non soltanto nel lusso, ma  forto a quelli che erano legati in catene. Per  Rupilio riconquistò ai Romani Taormina,
                  anche nell’acquisto di grandi masse di  tale sua dolcezza era amatissima. Nel mo-  dopo un lungo assedio. Durante questo as-
                  schiavi e nel trattamento disumano che in-  mento della rivolta le sue passate buone  sedio, Rupilio strinse i ribelli in una morsa,
                  fliggeva loro. [...] Non passava giorno che  azioni le procurarono la salvezza, da parte  costringendoli alla fame e alla disperazio-
                  non torturasse qualcuno dei suoi schiavi,  di coloro cui aveva fatto del bene. Nessuno  ne, spingendoli addirittura al cannibalismo
                  sfruttando i pretesti più inverosimili. Non  osò mettere le mani addosso alla ragazza, le  [...]. Alla fine un siriaco, di nome Sarapio-
                  meno di lui, sua moglie Megallide godeva  fu evitato ogni oltraggio, anzi tutti gli schia-  ne, consegnò a tradimento la cittadella ai
                  nell’infliggere punizioni disumane alle sue  vi vollero proteggere la sua fresca bellezza.  Romani, e così Rupilio poté catturare tutti
                  schiave nonché agli schiavi che le capitava-  Scelsero tra loro i più capaci [...] e la scorta-  gli schiavi ribelli che si erano asserragliati
                  no a tiro. E proprio a causa delle umilianti  rono fino a Catania, presso certi parenti.  nella città. Li fece torturare e scaraventare
                  punizioni che questi due individui infligge-                             in un precipizio. Dopo Taormina, Rupilio
                  vano, gli schiavi erano inferociti contro i  Dopo i primi successi, si abbatté sugli schia-  puntò su Enna, e anche qui pose l’assedio
                  padroni.                            vi ribelli tutta la forza e l’efficienza dell’e-  stringendo i ribelli in una morsa e portan-
                  Nel frattempo Euno e i suoi vennero a sa-  sercito romano. La storia delle rivolte schia-  doli alla disperazione.
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                  pere che Damofilo e sua moglie abitavano  vili mostrò più volte che gli eserciti di schia-
                  in una proprietà suburbana. Mandarono a  vi, per quanto numerosi e decisi, non pote-
                  prelevarli con la forza: così i due furono tra-  vano competere con l’organizzazione e la di-  2. Lo schiavo che guidava la rivolta.
                  scinati con le mani legate dietro, e durante il  sciplina dei legionari.
                  tragitto furono malmenati e insultati in va-  In Sicilia il male si aggravò. Intere città,  GUIDAALLALETTURA
                  rio modo. L’unica persona che risultò rigo-  con tutti gli abitanti, cadevano nelle mani  1. Per quale motivo, secondo Diodoro Siculo,
                  rosamente risparmiata dagli schiavi fu la  dei ribelli. Essi mozzavano le mani ai pri-  scoppiò la rivolta schiavile?
                  figlia di Damofilo e Megallide. Era di età  gionieri; non si accontentavano però di ta-  2. Perché i primi rivoltosi furono i pastori?
                  ancora giovanissima,  ma  di straordinaria  gliarle ai polsi: le tagliavano con tutte le  3. Perché fu risparmiata dagli schiavi la figlia di
                                                                                           Damofilo e Megallide?
                  bontà e semplicità di modi. Era solita con-  braccia. Molti accampamenti romani era-  4. In che modo il console Rupilio riuscì a prendere
                  solare amorevolmente gli schiavi che i suoi  no stati distrutti dai ribelli. Gli insuccessi  Taormina?




                                             La rivolta di Spartaco
                        † Un’immagine del film
                            «Spartacus», 1960
                                             Inizialmente sottovalutata dal governo romano, la rivolta degli schiavi guidati da Spartaco assun-
                  La rivolta degli schiavi del 73 a.C. è  se presto dimensioni preoccupanti e si configurò come una grave minaccia all’ordine costituito.
                     il tema di questo film diretto da
                  Stanley Kubrick. Il ruolo di Spartaco  Le sconfitte subìte dalle legioni a opera degli schiavi erano avvertite come un’umiliazione di Ro-
                     è interpretato da Kirk Douglas.  ma e si temeva che esse innescassero un pericoloso contagio in altre parti del suo dominio. Quan-
                                             do Roma smise di sottovalutare gli avversari e li affrontò con un grande spiegamento di forze, la
                                             sorte degli schiavi fu segnata.
                                             Spartaco era convinto che l’unica speranza di salvezza per i rivoltosi fosse fuggire dall’Italia e tra-
                                             sferirsi in quella parte della Gallia non ancora soggetta al dominio romano; ma sarebbe stato
                                             indispensabile agire con estrema rapidità, prima che Roma mobilitasse tutto il suo temibile po-
                                             tenziale bellico. Ma gli schiavi rimasero divisi sul da farsi e preferirono attardarsi in inutili sac-
                                             cheggi; i ribelli passarono quindi da una regione all’altra: si spinsero fino alla Cisalpina ma poi ri-
                                             piegarono nuovamente verso sud, verso la rovina.
                                             In età moderna la figura di Spartaco è diventata il simbolo dell’eterna lotta dell’uomo per la li-
                                             bertà e contro l’oppressione.


                 DOC2
                  Appiano, Le guerre civili, I, 549-559  chezza, accettò il comando e marciò contro  lo bloccò con un muro, un fossato e con
                                                      Spartaco con sei altre legioni. [...] Crasso  palizzate.
                  Durava già da tre anni e destava grandi ti-  ebbe subito dopo ragione di diecimila mi-  Spartaco si sforzò di aprirsi la via per il San-
                  mori questa guerra che, sul principio, era  liti di Spartaco, accampati separatamente e  nio, ma Crasso uccise circa seimila avversa-
                  stata sottovalutata e disprezzata come una  ne sterminò i due terzi. Si gettò poi con de-  ri all’alba e altrettanti alla sera, mentre del-
                  lotta contro gladiatori . Indetta l’elezione  terminazione contro lo stesso Spartaco;
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                  per altri comandanti, il timore aveva preso  avendo ottenuto una brillante vittoria, lo  1. I consoli al comando di due legioni, che furono ini-
                  tutti e nessuno si presentava, finché Licinio  inseguì mentre fuggiva verso il mare, quasi  zialmente inviati da Roma contro i ribelli, furono più
                  Crasso, insigne in Roma per stirpe e ric-  intendesse passare in Sicilia e, raggiuntolo,  volte sconfitti da Spartaco e i suoi.


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