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Modulo 3
Il mondo greco
damentali per la piena attuazione del regime democratico. Per consentire l’esercizio del-
le cariche pubbliche ai cittadini meno abbienti, che non potevano abbandonare il lavoro
GUIDAALLOSTUDIO per lunghi periodi, fu deciso di remunerare i membri della boulè, i giudici e quasi tutti i
1. Chi combatté la Terza guerra magistrati (soprattutto quelli scelti a sorte). Inoltre gli zeugìti (la terza classe) furono am-
messenica? messi all’arcontato. Si trattava di due riforme fondamentali per la democrazia ateniese:
2. Sottolinea sul testo i punti
principali delle riforme politiche di ampliando l’accesso alle cariche pubbliche esse rafforzarono i vincoli affettivi che lega-
Efialte e Pericle. vano il dèmos alla più democratica delle poleis. Ormai quasi tutti i cittadini ateniesi si ri-
3. Pericle era un tiranno?
conoscevano negli ordinamenti democratici e ne erano orgogliosi.
6. Una democrazia incompiuta?
Nobili democratici La polis di Atene rappresentava la forma più compiuta di demo-
crazia, quella che consentiva il massimo di partecipazione del dèmos alla vita politica e al
governo, eppure gli uomini politici più importanti – Temistocle come Cimone, Efialte co-
me Pericle – erano tutti nobili. Un tempo essere nobile significava quasi sempre essere
nemico della democrazia e fautore del governo di pochi, l’oligarchia. Ora tutti i capi po-
litici, anche se di estrazione nobile, riconoscevano la validità degli ordinamenti demo-
cratici e si ergevano a loro difensori. Differenze di posizione emergevano piuttosto in po-
litica estera o su questioni particolari.
Bisogna evitare d’interpretare la lotta politica antica alla luce delle esperienze dei nostri
giorni. Non esistevano, in quell’epoca, partiti politici, vale a dire associazioni dotate di
un’organizzazione stabile che mirano a realizzare una particolare concezione dell’ordine
sociale, un modello di società (cioè un’ideologia). Esistevano invece fazioni, raggruppa-
menti fluttuanti di individui legati da amicizie, parentele, interessi, che si mobilitavano
intorno a personaggi quasi sempre di spicco per origine o per ricchezza per portarli al po-
tere e sostenerli. Le fazioni potevano ovviamente farsi portatrici di orientamenti politici
diversi riguardo a determinati obiettivi: ma non avevano né un’organizzazione stabile (se-
di, uffici, finanze) né un’ideologia assunta come termine di riferimento costante.
Questa precisazione fa comprendere perché l’elemento individuale e il peso della grande
personalità fossero tanto importanti non solo nelle città oligarchiche, ma anche nella de-
mocrazia ateniese. Torniamo così al problema della provenienza dei capi politici dalle fa-
π Busto di Pericle miglie aristocratiche.
[copia romana da un originale greco
del V sec. a.C.] I requisiti di un grande politico Se voleva emergere, un individuo doveva essere abba-
stanza ricco da poter dedicare tutto il suo tempo alla politica, e da poter eventualmente of-
I racconti di Tucidide rivelano lo
straordinario potere di cui godeva frire alla polis doni che facessero risaltare la sua generosità e il suo amore per i concittadini;
Pericle. Grazie al suo prestigio e al
rispetto di cui godeva, gli Ateniesi doveva disporre dell’aiuto di un gruppo di seguaci; doveva possedere una profonda cultura,
finivano sempre per adeguarsi alle che gli consentisse di orientarsi con sicurezza nei difficili problemi del diritto, della politica
sue scelte, lasciando di fatto il
potere nelle sue mani. estera e dell’amministrazione finanziaria; doveva inoltre avere familiarità con la sottile arte
della retorica, indispensabile per trovare il consenso dei cittadini persuadendoli non solo
con la forza degli argomenti ma anche con il fascino della parola e un abile uso dei gesti.
A tale proposito, determinante per la vita politica ateniese fu il contributo dei sofisti (da
sofìzetai, cioè «esercitare l’attività del sofòs, colui che sa»), un movimento intellettuale svi-
luppatosi in varie città della Grecia tra il 450 e il 380 a.C. I sofisti giravano per le poleis,
retorica mettendo a disposizione il proprio sapere dietro compenso. Lo scopo principale delle lo-
È la tecnica che consiste nell’usare il ro lezioni era quello di avviare i discepoli a una brillante carriera politica. I sofisti infatti
linguaggio in modo da convincere i
propri interlocutori non solo a insegnavano a usare la parola come strumento di persuasione e di formazione delle deci-
credere a determinate cose, ma ad sioni e, attraverso le tecniche della retorica, mettevano i propri discepoli in condizione di
agire in determinati modi. esprimere nel modo più convincente le proprie idee e di «sedurre» l’uditorio. L’alto com-
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