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Unità 7
Sparta e Atene
√ Coppa laconica, VI sec. a.C.
Il fondo di questa coppa raffigura il re di Cirene, Arcesilao II, mentre assiste alla
pesatura e allo stivaggio del silfio (una pianta medicinale, principale prodotto di
esportazione di Cirene). La coppa costituiva probabilmente un omaggio per il
sovrano che aveva ordinato una cospicua partita di vasellame. Ciò documenta
una fase di intense relazioni economiche tra Sparta e altre città e colonie
greche, nonché la presenza nella città laconica di botteghe artigianali di
notevole prestigio.
quasi permanente e lo stes- LINK p.168
so carattere autoritario della La polis degli «uguali»:Sparta
società, spinsero la polis a li-
mitare progressivamente l’af- GUIDAALLOSTUDIO
flusso di stranieri e a bloccare 1. Quanti erano gli spartiati? Come
sul nascere qualsiasi influenza fos- vivevano?
2. Come crescevano i bambini?
se suscettibile di provocare muta- 3. Quali erano i requisiti richiesti al
menti del quadro politico. Questo iso- buon cittadino?
4. In quale condizione vivevano gli
lamento era inoltre possibile perché Sparta, iloti?
unica tra le grandi poleis greche, aveva un terri- 5. Perché gli iloti spartani erano
diversi dagli schiavi delle altre città?
torio sufficientemente ampio, pianeggiante e fertile per nutrire tutti gli abitanti. Quindi 6. I perieci partecipavano alla vita
non aveva bisogno di importazioni. politica e militavano nell’esercito?
VITA SOCIALE Diventare adulti
E DIRITTO
n tutte le società del mondo, il passag- greta»), ha contribuito a creare quell’imma- Gli studiosi moderni hanno cercato di spie-
Igio dall’adolescenza all’età adulta è gine dello spartano duro e crudele che è an- gare questa usanza. Si è detto che l’«azione
considerato un evento importante per la vi- cora diffusa nell’opinione comune. Tutto, in segreta» dei giovani spartani era soltanto
ta della comunità, e in tutte esso è segnato da effetti, sembrava rafforzare questa impres- una fase del loro addestramento militare,
rituali, cerimonie, atti formali. Gli antropo- sione: l’agguato notturno, l’assassinio di uo- un’esperienza indispensabile per abituarli a
logi indicano queste usanze con un’espres- mini inermi, il fatto che quelle uccisioni uccidere. Altri hanno insistito sull’aspetto
sione molto efficace: riti di passaggio, cioè sembravano un atto gratuito e ingiustificato. «poliziesco» di quelle operazioni: esse sa-
riti che sanciscono un irreversibile muta-
mento nell’esistenza dei membri di una co-
munità. ® Scena di ginnasio, VI sec. a.C.
Riti di passaggio venivano praticati anche Le esigenze dell’addestramento fisico
nel mondo greco, a Sparta come ad Atene, dei giovani furono all’origine di un nuovo
tipo di edificio destinato a diventare tipico
con modalità, tempi e usanze differenti, tut- delle città greche, il ginnasio.
ti comunque finalizzati alla formazione del Originariamente si trattava di uno spazio
perfetto cittadino. all’aperto, con piste per la corsa e aree
deputate ai diversi esercizi di atletica.
Iniziamo da Sparta. Periodicamente, i gio- Successivamente si trasformò in un
vani spartani prendevano parte a un rito ma- complesso architettonico articolato, con
cabro e drammatico. Dopo essersi dispersi ambienti destinati agli esercizi, stanze per
le abluzioni e vasche per i bagni caldi,
in luoghi nascosti, armati solo di un pugna- portici, cortili: tutto contribuiva a fare del
le, al calare della notte sciamavano ovunque, ginnasio un luogo confortevole, adatto non solo
a caccia di iloti: i malcapitati, colpevoli di es- all’allenamento fisico ma anche a funzioni sociali
sersi trovati nel posto sbagliato al momento più larghe. E, infatti, a partire dal V sec., nel
ginnasio iniziarono a essere impartiti anche
sbagliato, venivano uccisi. insegnamenti di tipo culturale (molti filosofi
Questo rito, chiamato kryptèia («azione se- tennero il loro insegnamento nei ginnasi).
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