Page 255 - Storia dell'inquisizione spagnola
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simulato  autodafé  con  relativo  rogo  e  vittime...  Ma  non  è

               questo  che  lo  conduce  davanti  al  santo  tribunale  nel  1546,
               sono  le  denunce  di  molte  donne  di  Hontanar,  presso
               Guadalajara,  il  suo  villaggio.  Costoro  usano,  da  sempre,
               mettere  una  volta  all’anno  del  pane  e  del  vino  sulle  tombe
               dei  loro  morti,  e  anche  dei  dolci  di  cera.  Ed  ecco  che
               l’accusato le apostrofa: «Aspettate un poco, comare. A cosa
               pensate  che  servano  le  vostre  offerte?  Sarebbe  più  utile

               bruciare  questa  cera  sull’altare  del  Santo  Sacramento
               anziché scaldare i piedi dei vostri morti ». Il fatto si sparge
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               in un attimo fra le donne. Del resto quell’uomo è motivo di
               scandalo.  Da  nove  anni  non  mette  né  pane  né  cera  sulla
               tomba  di  sua  moglie  e  si  limita  ad  aspergerla  con  l’acqua
               benedetta  quando  entra  in  chiesa...  Il  nostro  eroe  non  ha

               alcuna difficoltà a spiegare agli inquisitori la sua posizione:
               «Io credo che la cera che brucia sulle tombe sia più gradita
               al  Signore  quando  la  si  brucia  sull’altare  maggiore  per
               illuminare il Santo Sacramento durante la messa». E che sia
               meglio  distribuire  in  vita  generose  elemosine  ai  poveri
               invece  di  lasciare  che  gli  eredi,  di  cui  non  si  è  mai  sicuri,
               facciano  delle  offerte  alla  chiesa.  Egli  stesso,  d’altronde,

               adempie a tutti i riti funebri previsti dalla Chiesa: asperge di
               acqua benedetta la tomba di sua moglie e dei suoi figli ogni
               volta che entra nel sacrario e recita una preghiera: fa anche
               dire  messe  per  loro.  Il  primo  anno  ha  anche  messo  sulla
               tomba  del  pane  e  della  cera,  ma  ritiene  che  sia  meglio
               mettere la cera sull’altar maggiore. Tanto più  che  i  preti  il

               pane lo rivendono a loro beneficio.
                  In  fondo,  nulla  di  meno  che  lodevole,  in  quanto  queste
               pratiche popolari puzzano di superstizione. Si capisce che gli
               inquisitori  sono  molto  imbarazzati:  esitano  a  convocare
               l’accusato; è singolare che le udienze siano condotte a passo
               di carica, che mai si entri nel vivo del problema teologico. E
               tuttavia  de  Moral  è  condannato  ad  un’ammenda  di  sei

               ducati.  Perché?  Si  è  immischiato  di  cose  che  non  lo
               riguardano,  e  ha  provocato  uno  scandalo.  Trionfo  del
               conservatorismo,  dell’apatia?  Sì  e  no,  perché  vedremo  che
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