Page 254 - Storia dell'inquisizione spagnola
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francese, che insegna a leggere su un libro che non è
neppure spagnolo... Essa ci espone tutto ciò in un lungo
memoriale olografo che rimette agli inquisitori. Un poco
profeta, mistica, non si trattiene dal rimproverare alle sue
vicine le loro chiacchiere in chiesa. Ha spesso delle estasi, al
punto che la Suprema l’autorizza a posare accanto a sé,
quando prega in pubblico, un cartello che proibisca, in nome
del Santo Uffizio, di disturbarla. Energica e piena di
iniziativa, resiste per anni alle persecuzioni dei frati e si
appella a Carlo V, quando l’Inquisizione vuole proibirle
d’insegnare... È pericolosa. Per le sue idee, ma soprattutto
per il suo modo di essere, di cui l’abito non è che
l’espressione.
E perché è donna. I frati di san Juan de los Reyes e Vaquer
sono d’accordo su questo punto: si comporta in modo diverso
da come richiederebbe la sua condizione sociale...
Nello stesso periodo, il tribunale perseguitava un piccolo
prete di Alcalá che pure lui insegnava e si vestiva in modo
strano. Si chiamava Ignazio di Loyola .
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E soprattutto, niente. scandalo!
Queste parole riassumono una buona parte della filosofia
del Santo Uffizio. Ci sono cose che, anche se vere, non
devono essere dette, perché possono turbare le anime
semplici. Niente di meglio di un esempio per dimostrarlo.
Alonso de Moral il Vecchio è uno di quei «contadini ricchi»
nei quali Noël Salomon vede con ragione la spina dorsale
della società del tempo. Personalità indipendente,
relativamente colto poiché sa leggere e scrivere, buon
cristiano che si comunica a Pasqua e a Natale e conosce
bene le preghiere in un momento in cui non è cosa
frequente, riflette sulla sua fede e non esita a esprimere
opinioni personali. Già in gioventù, all’epoca della rivolta dei
Comuneros, aveva avuto a che fare con la giustizia per aver
rallegrato i suoi concittadini durante una festa con un