Page 252 - Storia dell'inquisizione spagnola
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particolarmente efficace. C’è da scommettere che López non

               parlerà  mai  più  di  Cristo  trino  e  uno.  E  che  migliaia  di
               spettatori saranno vaccinati contro questo errore.
                  Controllare,  correggere,  istruire:  queste  tre  parole
               riassumono tutto.




                      L’ordine sociale: il processo di Eugenia la

                                                  Borgognona

                  Molto  spesso  l’azione  del  Santo  Uffizio  assume  un

               carattere di difesa dell’ordine sociale. Nel 1534, una donna
               di Toledo ne denuncia un’altra all’Inquisizione:
                  «Da  due  o  tre  mesi  conosco  una  straniera  che  indossa
               l’abito  del  pellegrino;  non  so  di  dov’è,  ma  ha  l’aria  di  una
               francese.  Ho  sentito  dire  che  ha  vissuto  in  un  monastero  e
               che  non  hanno  voluto  accoglierla  perché  non  aveva  dote.

               Vive nella locanda di Lazzaro de la Solanilla, vicino alla porta
               di  Cambron.  Insegna  a  leggere  in  case  private  e  passa  il
               resto del suo tempo a San Juan de los Reyes. Ho sentito dire
               che insegna alle nipoti di Francisco Nuñez, il riconciliato [...]
               Si chiama Eugenia [...] Parlando delle bolle, ha detto: “Di san
               Pietro e di san Gregorio terrò conto, ma non di questi papi,
               che  sono  soltanto  degli  uomini,  né  delle  loro  bolle,  né  dei

               loro giubilei. Tutto ciò è una burla per spillarvi del denaro”».
                  La  donna  sospetta  viene  arrestata.  Il  suo  caso  si  sgonfia
               molto presto. Da quanto risulta, essa ha solo affermato che il
               Santo  Padre  firmava  molte  cose  senza  sapere  esattamente
               ciò  che  si  faceva  in  suo  nome.  D’altronde  nel  1534
               l’esperienza diretta del luteranesimo non ha ancora messo in

               allarme  l’Inquisizione  di  fronte  a  tali  proposizioni.  Viene
               condannata  a  fare  penitenza  nel  duomo,  imbavagliata.  Le
               sue  parole  non  vengono  considerate  veramente  eretiche:
               scandalose  soltanto,  ma  si  vorrebbe  almeno  cacciarla  per
               sempre da Toledo.
                  Essa  vi  resta.  Riceve  l’autorizzazione  dall’Inquisitore
               generale in persona, con grande scorno dei giudici locali. E
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