Page 91 - Per la difesa dello Spiritismo
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complessivamente, non si spiegano che a un modo: vale a dire,
ammettendo la presenza reale sul posto dei defunti apparsi al
morente.
A rincalzo di tali conclusioni, rammento che nella mia
monografia sulle manifestazioni in esame, si contengono categorie di
episodi anche più risolutive in tal senso di quelle qui considerate.
Così dicasi, ad esempio, dei casi dei bimbi in tenerissima età, i quali
trovandosi presenti al letto di morte di un altro bimbo in tenerissima
età, scorgono fantasmi di defunti riconosciuti dai presenti; tutte
circostanze che valgono ad eliminare in guisa definitiva le ipotesi
allucinatoria e telepatica, sia da parte del morente che da quella del
percipiente, visto che i bimbi al di sotto dei cinque anni, i quali
ignorano che cosa sia la morte, non possono autosuggestionarsi in tal
senso fino a provocare in sé stessi delle visioni allucinatorie di
defunti, trasmissibili a un altro bimbo presente. Osservo in proposito
che l’efficacia teorica, in senso spiritico, di siffatti episodi risulta a tal
segno evidente per chiunque, da essersi imposta al criterio imparziale
del professore Richet, il quale ebbe la lodevole franchezza di
riconoscerlo.
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