Page 73 - Per la difesa dello Spiritismo
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capiti sotto la penna, senza riflettere che le frasi senza costrutto
nuocciono a chi le adopera, non già alla causa che si combatte.
A proposito dei casi di «telecinesia al momento della morte e
dopo morte», egli espone in troppo breve riassunto, un caso da me
riportato, per poi applicarvi timidamente l’antica ipotesi da lui
propugnata, con l’aggiunta di un’ipotesi nuova in rinforzo.
Occorre anzitutto riferire in riassunto il caso di cui si tratta,
da me citato per esteso nella monografia sui «Fenomeni di
Telecinesia».
Il dottore Vincenzo Caltagirone racconta che avendo avuto un
giorno, in casa propria, una lunga discussione con un amico di nome
Beniamino Sirchia, sul tema della sopravvivenza dell’anima,
quest’ultimo, materialista inveterato, promise al dottore che se fosse
toccato a lui di morire per il primo, sarebbe venuto a partecipargli la
grande novella della propria sopravvivenza, facendosi riconoscere
con una manifestazione speciale: quella di rompere qualche cosa nel
lampadario centrale della sala in cui si trovavano. E venuto a morte il
primo, lontano dalla sua residenza e ad insaputa del dottore
Caltagirone, egli mantenne il patto, annunciandosi prima con colpetti
battuti nel lampadario in questione; poi spaccando nettamente in due
pezzi il cappelletto mobile sovrastante il tubo del lampadario, e
deponendo sotto di esso, in linea perpendicolare, il pezzo staccato del
cappelletto; vale a dire, deponendolo in un punto in cui non sarebbe
dovuto cadere naturalmente, in causa del recipiente dell’essenza, che
lo avrebbe impedito. Si noti che le prime manifestazioni dei colpetti
ritmici battuti nel lampadario centrale, cominciarono dopo tre giorni
dalla morte di Beniamino Sirchia, e si rinnovarono per cinque o sei
giorni di seguito, fino a quando non fu raggiunto il tentativo di
rompere qualche cosa nel lampadario in questione; e quando lo
scopo fu raggiunto, un colpo formidabile - come di un bastone
sferrato con forza sul tavolo - ne diede l’avviso. Dopo di che,
cessarono le manifestazioni; evidentemente perché la promessa era
stata mantenuta.
Questi i fatti; il Sudre così li commenta nel suo libro:
«La spiegazione metapsichica dei fatti si riduce a cercare il
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