Page 60 - Per la difesa dello Spiritismo
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Carroll?”. - “Sì”. - “Conosceste in passato un giovane di nome Arturo
Eame?”. - “No - essa rispose - “e questo nome mi giunge
assolutamente nuovo”. - Pensai tra me: “Curiosa! Ho trovato la
fidanzata; e il mistero, anziché dissiparsi, si complica”. - Allora
azzardai un colpo alla ventura, domandando: “Per caso, conosceste
voi un giovane di nome Arturo Fraser?”. La fanciulla parve colpita
da stupore, e chiese: “Che cosa intendete dire? Che cosa
desiderate?”. - “Niente; vorrei soltanto sapere se voi avete conosciuto
un giovane di tal nome”. - Essa rispose: “Sì, lo conobbi, ed era il mio
fidanzato; ma col prossimo settembre compiranno tre anni ch’egli è
morto di polmonite all’ospedale”. - Detto ciò, prese a gemere
pietosamente, abbandonandosi sopra un tavolo, con le braccia protese
e il volto contro il tavolo, singhiozzando istericamente. Mi adoperai a
calmarla distraendola, e a tale scopo le raccontai come fossi latore di
un messaggio di affettuosi saluti da parte del di lei fidanzato;
spiegandole come fosse possibile un evento siffatto. Calmatasi
alquanto, essa mi raccontò che lei e il fidanzato erano cresciuti
insieme, ch’egli era andato in Francia a combattere per la patria,
tornando ridotto a una rovina, e terminando la vita all’ospedale. Io
ebbi difficoltà a farle comprendere come si realizzasse il fenomeno
delle comunicazioni medianiche col mondo spirituale, ma feci del
mio meglio, e confido che per l’avvenire essa avrà un concetto
diverso e ben più confortante intorno ai misteri della vita e della
morte.
Ottenni da lei l’indirizzo della casa in cui abitava il padre del
fidanzato; casa che si trovava a cinque minuti di distanza. Colà
giunto, trovai un uomo che spaccava legna in cucina. Domandai:
“Siete voi il signor Fraser?”. - “Sì”. “Siete vedovo?”. - “Sì”. -
“Perdeste un figlio alla guerra?”. - “Proprio vero”. - “Era egli
fidanzato a una fanciulla di nome Carroll?”. - “Sì”. A questo punto
egli tolse dal muro una fotografia del figlio, e me la fece vedere.
Quell’uomo mi apparve subito un tipico e intelligente rappresentante
della sua classe; e quando mi accinsi a spiegargli il motivo delle mie
domande, partecipandogli il messaggio di saluto del proprio figlio e
della moglie, mi avvidi di avere toccato una corda che vibrava
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