Page 59 - Per la difesa dello Spiritismo
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vorrei che faceste sapere a mio padre ch’io mi trovo con mia madre,
e che entrambi gli inviamo affettuosi saluti”.
Il mattino seguente io telefonai al dottore di guardia
all’ospedale, pregandolo a voler cercare nei registri dei degenti, se un
giovane di 23 anni, di nome Arturo Eame, fosse morto tre anni or
sono di polmonite in quell’ospedale. Mi venne risposto che un
degente era morto di polmonite in quell’ospedale circa tre anni or
sono, ma che si trattava di un uomo sui quarant’anni, il quale aveva
lo stesso cognome, ma diverso nome, e che proveniva da un’altra
località del comune.
Io rimasi piuttosto male in apprendere tali discrepanze nelle
informazioni ottenute medianicamente; e ciò tanto più che tutte le
informazioni conseguite in precedenza si erano rivelate
inappuntabilmente veridiche.
Nella prossima seduta chiesi spiegazioni in proposito allo
spirito di mia moglie, la quale si limitò a soggiungere: “Continua a
investigare, e troverai. - In base a ciò, mi decisi a recarmi al numero
18 di Clive Road, strada che si trova nel quartiere orientale della
città, ed è la residenza della classe operaia. Ivi giunto, trovai che la
famiglia abitante in quella casa portava tutt’altro nome, e che i
componenti la famiglia nulla sapevano intorno al nome da me
cercato. Continuai le mie indagini nel vicinato, ma sempre
inutilmente; per cui tornai a casa stanco e deluso. Il domani dovetti
partire per un breve viaggio, e quando fui di ritorno risolvetti di
perseverare nella mia inchiesta, andando in cerca della fidanzata
dello spirito comunicante, nella speranza che se fossi riuscito a
rintracciarla, essa probabilmente, sarebbe stata in grado di risolvere
quel mistero. Parlando con la medium di tale mio proponimento, essa
osservò che da parecchi giorni udiva per chiaraudienza una voce, ora
maschile ed ora femminile, la quale profferiva il nome “Fraser”, che
per lei non aveva significato. Io ebbi l’idea che probabilmente quel
nome si connetteva al caso da me investigato, e ne presi nota.
Poco dopo mi recai al N. 229 di Fleent Street, e bussando
alla porta, mi venne ad aprire una giovane, alla quale chiesi: “Abita
qui la famiglia Carroll?”. - “Sì”, ella rispose. - “Sareste forse miss
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