Page 81 - Un fisico in salotto
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I politici e la logica


          Beh, abbiamo detto che non è il caso di parlare di politica; ma non posso trattenermi.
             Più  che  di  politica,  vorrei  parlare  brevemente  dei  politici;  i  quali  dovrebbero
          agire  nell’interesse  della  società  o  quantomeno  dovrebbero  indirizzare  la  società
          alle migliori scelte possibili in ogni campo delle attività umane.
             Da  parte  loro  ci  dovremmo  aspettare  almeno  una  certa  capacità  di  ragionare.

          Purtroppo,  in  molti  casi,  le  nostre  aspettative  vengono  deluse.  Volete  un  paio  di
          esempi?
             Proprio durante un telegiornale, seguii un servizio sugli incidenti stradali. Se ne
          era verificato uno, il giorno prima, con conseguenze drammatiche. In studio, ospite
          del  telegiornale,  c’era  una  nostra  parlamentare  che  aveva  (giustamente)  molto  a
          cuore i problemi della Sicurezza Stradale.
             La parlamentare ammonì tra l’altro: «Occorre essere molto prudenti al volante. In

          particolare, fate attenzione durante i fine settimana: le statistiche mostrano infatti che
          ben  il  trenta  per  cento  degli  incidenti  mortali  avviene  nei  giorni  di  sabato  e
          domenica».
             Beh, un trenta per cento il sabato e la domenica; un altro trenta per cento il lunedì
          e il martedì; un altro trenta per cento il mercoledì e giovedì... Non siamo arrivati
          praticamente a tutta la settimana e al cento per cento? Cosa hanno di particolare il

          sabato e la domenica?
             Poiché la parlamentare si era evidentemente preparata al suo intervento televisivo,
          le sue affermazioni indicavano una notevole carenza di senso logico.
             Però non è bello parlare soltanto dei nostri politici. Vediamo un esempio di un
          politico straniero.
             Un mio amico e collega inglese mi ha raccontato quello che ha sentito durante un
          intervento  televisivo  di  un  parlamentare  del  suo  paese:  «Dobbiamo  essere

          preoccupati  dello  stato  culturale  in  Inghilterra.  Le  cose  non  vanno  affatto  bene.
          Pensate che, nel nostro paese, ben il cinquanta per cento dei nostri studenti ha un
          livello culturale al di sotto della media».
             Beh, che c’è di drammatico? Giustamente, la metà degli studenti sta sotto la media;
          e l’altra metà sopra, non vi sembra? Altrimenti che media sarebbe?
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