Page 82 - Un fisico in salotto
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Le eclissi


          Uno dei più affascinanti spettacoli che la Natura ci offre è il verificarsi di un’eclissi.
          Purtroppo  si  tratta  di  un  fenomeno  non  molto  frequente.  Per  vedere  un’eclissi  di
          Luna, quando la Terra proietta la sua grande ombra sul nostro satellite, basta trovarsi
          in un luogo dove la Luna è sopra l’orizzonte; quindi basta che sia notte.
             Per un’eclissi totale di Sole, la situazione è differente. Occorre trovarsi proprio

          nelle zone attraverso le quali passa la piccolissima ombra della Luna sulla Terra.
          Questo è il motivo per il quale un’eclissi totale di Sole si osserva più raramente di
          un’eclissi di Luna, a meno che non si sia disposti ad andare in giro per il mondo,
          magari in zone desertiche, al Polo Sud, in Amazzonia e così via.
             Tuttavia accade che a volte l’ombra della Luna passi per ‘casa nostra’ o giù di lì.
          Questo  si  è  verificato,  come  i  lettori  (sempre  quelli  più  anziani...)  forse
          ricorderanno,  il  15  febbraio  1961.  L’ombra  della  Luna  passò  per  buona  parte

          dell’Italia centrale facendo cadere la notte a Firenze, in particolare, per due minuti e
          sette secondi. La prossima eclissi totale, visibile in Italia, ci sarà il 3 settembre 2081
          (stavolta tocca ai giovani, ai quali auguriamo una vita lunga e felice...).
             In altre occasioni occorre spostarsi di poco, come è accaduto nel 1999, quando il
          fenomeno ha interessato parte dell’Europa.
             A  questo  punto  vorrei  ricordare  un’altra  eclissi  che  fortunatamente  ho  potuto

          osservare, accompagnato peraltro dalla mia famiglia. È l’eclissi del 29 marzo 2006.
          Per andare a vederla, siamo andati nell’isoletta di  Kastellorizo, in  Grecia; quella
          dove  hanno  girato  il  bellissimo  film  di  Gabriele  Salvatores, Mediterraneo,  per
          intenderci.
             Lo spettacolo è stato suggestivo anche per il paesaggio stupendo che faceva da
          cornice al fenomeno.
             Il  cielo  si  è  progressivamente  oscurato,  a  mano  a  mano  che  la  Luna  copriva  il

          Sole;  fino  ad  arrivare  praticamente  alla  notte,  con  l’inizio  della  fase  di  totalità
          dell’eclissi.
             Durante questa fase, la luminosità del cielo è infatti paragonabile a quella che si
          ha  più  o  meno  al  crepuscolo.  Si  vede  il  disco  lunare,  nero,  che  occulta
          completamente  la fotosfera,  cioè  la  parte  abbagliante  del  Sole.  La  Luna  appare

          dunque circondata dalla cromosfera e dalla corona solari.
             L a cromosfera  è  uno  strato  dell’atmosfera  solare  che  appare  come  un  sottile
          anello di colore rosso acceso: tale colorazione è caratteristica dell’idrogeno che la
          costituisce.  Dalla  cromosfera  si  innalzano  le protuberanze  solari:  si  tratta  di
          immense fiammate di idrogeno che, in qualche rara occasione, possono raggiungere
          perfino l’altezza di un milione di chilometri.
             La corona solare è invece la parte più esterna dell’atmosfera solare, e appare
          come una gigantesca pennellata argentea che contorna la cromosfera.

             Per  quale  motivo  non  è  sufficiente  mettere...  un  dito  davanti  a  un  occhio
          occultando  il  Sole  per  ‘fabbricarci’  così,  ogni  volta  che  lo  vogliamo,  un’eclissi
          totale?
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