Page 64 - Un fisico in salotto
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L’atomo


          Abbiamo  già  ricordato  che  l’acqua  è  un  composto  chimico  fatto  di  idrogeno  e
          ossigeno.  Prendendo  per  esempio  1  grammo  di  idrogeno  e  8  grammi  di  ossigeno
          formiamo 9 grammi di acqua.
             Così  pure,  prendiamo  18  grammi  di  acqua:  con  un  opportuno  procedimento
          riusciamo a ottenere 2 grammi di idrogeno e 16 di ossigeno e così via.

             L’esperienza ci insegna dunque che le quantità di costituenti sono (in peso e quindi
          in massa) in una proporzione ben definita: nel caso dell’acqua, la proporzione è di 1
          a  8  per  l’idrogeno  e  l’ossigeno  rispettivamente.  Questa  circostanza  è
          sperimentalmente vera sia che decomponiamo l’acqua sia che la formiamo a partire
          da idrogeno e ossigeno.
             Supponiamo  infatti  di  prendere  una  quantità  di  idrogeno  corrispondente  per
          esempio a 3 grammi. Facciamola reagire chimicamente con 24 grammi di ossigeno:

          si osserva la formazione di 27 grammi di acqua.
             Cosa  succede  se  facciamo  reagire,  invece,  11  grammi  di  idrogeno  e  16  di
          ossigeno? La quantità totale è ancora 27 grammi fra idrogeno e ossigeno. Significa
          che otteniamo 27 grammi di acqua? No! Possiamo constatare che si ottengono solo
          18 grammi di acqua; i restanti 9 grammi sono di idrogeno puro.
             Potremmo far reagire altre quantità di idrogeno e di ossigeno e ci accorgeremmo

          ancora  della  stessa  circostanza:  per  formare  acqua,  idrogeno  e  ossigeno
          intervengono,  in  peso,  in  quantità  proporzionali  a  1  e  8  rispettivamente.  In  altri
          termini, per ogni grammo di idrogeno ci devono essere 8 grammi di ossigeno.
             Nel primo caso (3 e 24 grammi, rispettivamente) la proporzione è soddisfatta e
          troviamo così 27 grammi di acqua. Nel secondo caso, degli 11 grammi di idrogeno
          disponibili, soltanto 2 concorrono a formare l’acqua con i 16 grammi di ossigeno
          contenuti nel recipiente. Rimangono dunque 9 grammi di idrogeno ‘inutilizzati’, per

          così dire, oltre ai 2+16=18 grammi di acqua che si sono formati.
             Quello che abbiamo detto a proposito dell’acqua vale per tutti i composti chimici:
          ciascun  composto  chimico puro,  cioè  dalle  proprietà  chimiche  ben  definite,  è
          ottenuto  da  proporzioni  altrettanto  ben  definite  (in  peso)  fra  gli  elementi  che  lo
          costituiscono.  Non  per  niente,  questa  circostanza  è  chiamata  proprio Legge  delle

          proporzioni definite.


          Come  giustificare  le  osservazioni  sperimentali  che  abbiamo  appena  discusso?  Il

          modo più semplice è quello di partire dalla seguente ipotesi.
             Ogni composto chimicamente puro è costituito da minuscole particelle, chiamate
          molecole, tutte uguali fra loro. Ciascuna molecola è a sua volta costituita da un certo
          numero  di  particelle  ancora  più  piccole,  che  sono  gli atomi  degli  elementi  che
          formano  il  composto.  Gli  atomi  di  un  elemento  chimico  sono  indistruttibili  e
          conservano indefinitamente le loro proprietà. Inoltre gli atomi sono uguali fra loro,
          per un dato elemento, ma diversi da elemento a elemento.
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