Page 63 - Un fisico in salotto
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fosse all’inizio.
Infatti dall’ampolla trasparente è sfuggita energia, sotto forma di radiazione
luminosa emessa dal fiammifero che bruciava. E allora ciò equivale a una massa che
è andata perduta.
Insomma, non è che sia sfuggito dal recipiente un po’ di fumo o qualche altra
piccolissima particella materiale magari invisibile a occhio nudo, no. È sfuggita
energia che, per l’equazione E = mc, equivale a tutti gli effetti a una corrispondente
perdita di massa dall’interno del recipiente.
Di fatto l’entità di questa energia che sfugge dal recipiente è piccolissima:
bruciando un fiammifero non possiamo certamente mettere in moto una locomotiva a
vapore!
Corrispondentemente la massa perduta è ancora più piccola (stavolta dobbiamo
dividere il valore dell’energia per il quadrato della velocità della luce, per ottenere
il valore della massa perduta); e non esiste alcuna bilancia in grado di apprezzare
questo decremento di peso.
Quindi, come ci è gia capitato di osservare, non dobbiamo ‘preoccuparci’ delle
conseguenze della Teoria della Relatività quando abbiamo a che fare con fenomeni
ed esperimenti che possiamo facilmente realizzare magari in casa.
Diverso è il caso se riusciamo a progettare un recipiente attraverso il quale
possiamo fare in modo che un grammo di materia vada perduto. A mano a mano che
questa massa viene perduta, dal recipiente viene rilasciata la corrispondente quantità
di energia, non c’è dubbio. Se questo grammo di materia ‘scompare’, – mettiamo – in
un anno, l’energia rilasciata può essere utilizzata nel modo che abbiamo definito
costruttivo. Se essa viene rilasciata in un tempo brevissimo si ha invece un effetto
esplosivo.
Evidentemente, il recipiente al quale stiamo pensando è un reattore nucleare o una
bomba atomica, a seconda dei casi, come già vi ho anticipato.
Proprio così: in una bomba atomica i prodotti dell’esplosione hanno
complessivamente una massa di un solo grammo inferiore a quella della massa
iniziale. In circa un milionesimo di secondo si verifica il rilascio di una energia che
ha un valore dato dall’equazione E = mc. A calcoli fatti, (ponendo m =1 grammo) si
vede che l’energia corrisponde a quella prodotta dall’esplosione di circa ventimila
tonnellate di tritolo.
Questa trasformazione di massa in energia, in quantità così rilevante, è possibile
solo se intervengono reazioni nucleari , cioè quelle reazioni che comportano
trasformazioni all’interno del nucleo dell’atomo.